Milan, passo indietro preoccupante

Mihajlovic, il gioco dov'è? La Champions League è un miraggio

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C'è un'atmosfera strana intorno al Milan, oggi ancora di più. E non potrebbe essere altrimenti dopo la sconfitta contro la Juventus. Non tanto per il risultato, ma per la prestazione che semplicemente non c'è stata. Sì, i rossoneri allo Stadium non sono mai riusciti a fare tre passaggi in fila. Colpa dell'atteggiamento remissivo e di reparti troppo distanti tra loro. E allora ecco che le colpe ricadono tutte su Sinisa Mihajlovic che nel dopo partita si è "nascosto" dietro a una fase difensiva ben fatta. E qui bisogna ricordare che Allegri ha tenuto a riposo Morata (entrato all'81') e Cuadrado se no è facile prevedere che sarebbero stati dolori... 

Romagnoli è stato sicuramente il migliore in campo, ma troppe volte si è trovato a impostare il gioco dalla difesa. Segno evidente della pochezza del centrocampo rossonero che comunque non è affondato, ma ha semplicemente svolto il compitino. Niang e Cerci sono stati chiamati a spendere le loro energie in fase di ripiegamento e non hanno potuto volare sulla fasce perché mai serviti. In più sulla testa dell'ex Toro pesa il gol divorato davanti a Buffon, l'unica azione degna di nota in 94 minuti. Poi c'è Bacca che si è ritrovato solo in gabbia e non certo per merito della difesa juventina. Per Miha ha sbagliato i movimenti, ma il colombiano era costretto ad arretrare per cercare di toccare qualche pallone.

Pensare a cosa avrà pensato il presidente Silvio Berlusconi davanti alla tv è semplice. Basti guardare il volto scuro di Galliani a fine partita che è partito subito per Milano senza salutare la squadra. Notte di tormenti per Mihajlovic che ora contro la sua Sampdoria, la squadra che lo ha lanciato, si troverà a difendere per un'altra volta la panchina rossonera. Si prospetta un'altra settimana con l'aria pesante a Milanello.

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