Montella: "Coraggio e personalità"

Il tecnico rossonero applaude il club: "Contento che Romagnoli sia rimasto"

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Dopo l'ottimo debutto con il Torino, il Milan cerca conferme al San Paolo contro il Napoli. " E' una gara importantissima per le nostre ambizioni - ha spiegato Montella -. Voglio valutare più la prestazione che il risultato, voglio vedere una squadra con personalità, coraggio e sicurezza". Bocca cucita sul mercato, applauso al club per Romagnoli. "Sono molto contento, ha ritenuto Alessio insostituibile". Napoli senza Higuain: "Meglio così"

Dopo aver ribadito la vicinanza alle popolazione colpite dal terremoto, Montella parla della sfida contro il Napoli. "Affrontiamo una squadra che compete per lo Scudetto, è una squadra che ha perso Higuain ma si è rinforzata negli altri reparti. Sta portando avanti un'idea di calcio e sotto quel punto di vista sono più avanti. E' una gara importantissima per le nostre ambizioni e per la nostra dimensione. Voglio valutare più la prestazione che il risultato, voglio vedere una squadra con personalità, coraggio e sicurezza".

Sulle difficoltà che può creare un avversario come il Napoli: "Noi dobbiamo portare avanti i principi su cui stiamo lavorando, sapendo che le partite non hanno un unico binario e che dentro la partita ci sono tante mini-partite, come piace definirle a me. Dobbiamo saperle interpretare bene".

Prima convocazione per Sosa e Gomez in rampa di lancio. "Sia Sosa che Gustavo Gomez sono in grado di giocare, dipende dal minutaggio. Ma mi piace intanto che inizino a stare in gruppo anche in trasferta".E' tempo di lasciarsi alle spalle il Torino: "Io credo che il Milan abbia fatto delle grandi partite e spesso però avuto dei cali di tensione nella partita successiva. Voglio lavorare su questo. Dobbiamo mettere nel cassetto quella con il Torino. Abbiamo ricevuto fin troppi complimenti per quello che dobbiamo ancora fare".

Su quanto trova migliorato il Milan: "Sicuramente con una vittoria si lavora meglio, anche se si può perdere un po' di concentrazione. Cosa che non è successa. Le risposte vere le dà il campo, gli allenamenti sono un test in funzione di quello. La risposta la darò domani dopo la partita".

Sull'assenza di Higuain: "E' un calciatore che quando sta bene qualche ora di sonno te la fa perdere. In linea generica preferisco non ci sia".

Come procede l'inserimento di Gomez. "Sul suo nome eravamo tutti d'accordo. Ha tempismo, forza, velocità ed è sempre concentrato. Naturalmente è un calcio di tipo diverso, più di reparto. Avrà bisogno di tempo. Sono certo che domani sotto il punto di vista dell'applicazione farà una partita al 100%".

Sulla permanenza di Romagnoli: "L'ultima scelta spetta alla società, per questo motivo sono molto contento che abbia scelto questo. Ha ritenuto Alessio insostituibile. Può crescere ancora tanto. Mi auguro che sia sereno e non si faccia distrarre da questi giorni di mercato. Ma conoscendolo sono sicuro che sarà così e sarà concentrato".

L'importanza dell'aspetto mentale: "Si può allenare la gestione della partita. Non è l'unico che è calato negli ultimi 20 minuti. La squadra è calata a livello mentale, non fisico. Questo ci deve dare la consapevolezza di quanto sia importante la testa. Dobbiamo crescere nella tenuta mentale, più che in quella fisica".

Su come si cura il 'panico' in questa circostanza: "Voglio sperare non fosse panico quello che ci è preso contro il Torino. La personalità dei calciatori può crescere in modo direttamente proporzionale alle conoscenze tecnico-tattiche che si hanno".

Sul suo modo di allenare: "Un allenatore si evolve, le esperienze talvolta sono molto più formative delle conoscenze. Sono convinto che il compito di un allenatore sia quello di portare avanti la propria idea, ma adattandosi alle caratteristiche dei calciatori che si hanno. E' importante sfruttare gli spazi se hai attaccanti come Suso, Bacca e Niang".

Bocca cucita sul mercato. "Mi auguro che capiate anche me, anche se capisco la domanda. Non mi va di parlarne alla vigilia di una partita. La società conosce alla perfezione i miei pensieri e viceversa. Ne parlo con loro".

Su Zapata e sul suo rientro: "Dall'operazione avevano detto 3-4 mesi, non lo so. Non mi è stato detto nulla di diverso".

Su Bertolacci: "Sembra che sia recuperabile un pochino prima rispetto a quanto previsto inizialmente, i medici hanno lavorato bene".

Su Pasalic vice-Montolivo: "Il calciatore ha grandissime prospettive. Per anni è stato quasi considerato un fenomeno. Ha caratteristiche offensive, ha giocato in un centrocampo a due in passato. Non ha mai giocato davanti la difesa, sarebbe da costruire. Poi vediamo quanto tempo ci vorrà perchè sia pronto per giocare in quel ruolo lì. Tante volte gli allenatori si sbagliano nel capire il ruolo che il calciatore possa avere se lo osservano dall'esterno".

Il primo pensiero di Montella va alle vittime del terremoto che ha sconvolto il Centro Italia. "Come prima cosa volevo sottolineare tutta la vicinanza da parte nostra, mia e della squadra, nei confronti delle persone colpite dal terremoto. Voglio ringraziare anche tutte le forze dell'ordine, i vigili del fuoco, la Croce Rossa e tutti i volontari. L'Italia in questo è sempre molto generosa nelle difficoltà. Il mondo del calcio è sempre molto sensibile".

Sulle condizioni fisiche di Poli: "Non ci sarà in questa partita, perché ha un piccolo affaticamento muscolare che però non dovrebbe impedirgli di essere la prossima".

Bertolacci e Zapata? "Andrea sembra che sia recuperabile un pochino prima rispetto a quanto previsto inizialmente, i medici hanno lavorato bene. Per Christian dall'operazione avevano detto 3-4 mesi, non lo so. Non mi è stato detto nulla di diverso".

Romagnoli è rimasto, Pasalic è arrivato: "Sono molto contento. Per un allenatore questo è importante, in questo momento sarebbe stato difficile sostituirlo. Ha fatto un grosso sforzo la società a non venderlo. Pasalic? E' un giocatore di prospettiva, ha caratteristiche prettamente offensive. Vediamo come si può inserire".

Su Milan-Torino e l'accoglienza dei tifosi: "Mi è piaciuto molto l'approccio alla gara. Mi sono emozionato già nel pre-partita perchè non ci aspettavamo questa accoglienza affettuosa dei tifosi. Nel primo tempo la squadra mi è piaciuta molto, poi nella seconda parte del secondo tempo ci siamo allungati. L'errore che non dobbiamo commettere è quello di aver risolto i nostri problemi. Domani ci aspetta una gara difficile e mi aspetto una gara importante, anche dal punto di vista emotivo. A prescindere dal risultato. Affrontiamo una grande squadra che porta avanti da un po' di anni una certa idea di calcio".

Se si sente di essere il valore aggiunto del Milan: "Mi fa piacere essere stimato dall'opinione pubblica, dai calciatori e dalla società. Questo accresce le responsabilità, ma è altrettanto vero che l'allenatore da solo non può fare nulla. Serve che ogni componente sia al suo posto. Ci sono possibilità di crescita evidenti".

Per Montella, napoletano doc, una sfida particolare. "Mi sento napoletano al 100%, è una partita particolare, ma c'è uno stimolo ulteriore".




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