Milan-Montella, un amore nato nel 2014

Berlusconi lo avrebbe voluto sulla panchina rossonera già per il dopo Seedorf

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Certi amori non tramontano mai. Manca solo l'ufficialità per l'arrivo di Vincenzo Montella sulla panchina del Milan, ma la sensazione è che arrivi con due anni di ritardo. Già, esattamente così. Perché nel maggio del 2014 Silvio Berlusconi si era mosso in prima persona per strapparlo alla Fiorentina: "Montella mi sembra che abbia fatto bene a Firenze fino a questo momento e personalmente mi è molto simpatico. Se è da Milan? E' una cosa ancora tutta sulle nuvole. Aspettiamo il finale di campionato e poi, come è sempre stato al Milan decideremo tutti insieme, con i dirigenti, che hanno la responsabilità della squadra, e con il consiglio d'amministrazione", le sue parole.

Ma la famiglia Della Valle aveva alzato le barricate e confermato Montella alla Fiorentina. Così sulla panchina del Milan era approdato Pippo Inzaghi. Morale: annata deludente per il Milan, con esonero dell'ex attaccante, e Montella che resta a Firenze fino al giugno 2015, per poi andare alla Sampdoria qualche mese dopo. Il secondo corteggiamento estivo non va a buon fine e la scelta del club di via Aldo Rossi finisce su Sinisa Mihajlovic. "Vincenzo è un ottimo allenatore e quest'estate, quando si era liberato, ne abbiamo ragionato. Ma noi siamo felici di aver scelto Miha, siamo felici che sia l'allenatore del Milan", le parole di Adriano Galliani nel novembre scorso, prima del match contro la Sampdoria. Il terzo tentativo sta ormai andando a buon fine. Cristian Brocchi è a un passo dal Brescia e Montella sta per firmare con il Milan. Due anni dopo.