Montella: "Juve? Gara della vita"

Il tecnico rossonero verso Doha: "Higuain non è l'unico pericolo, Dybala è già tra i migliori al mondo"

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Il Milan si appresta a vivere una settimana caldissima che porterà alla sfida di Supercoppa Italiana di venerdì a Doha con la Juventus. Il tecnico Vincenzo Montella, in una lunga intervista a Tuttosport, analizza il modo in cui sta preparando la delicata sfida: "I bianconeri sono quasi invincibili. Voglio vedere l'atteggiamento giusto, voglio un Milan al 100% che osi un po' di più. Dobbiamo fare la partita della vita".

L'Aeroplanino si concentra poi sui singoli che può mettere in campo Allegri a Doha: "Higuain non è l'unico pericolo della Juventus. C'è anche Dybala, che è il calciatore più imprevedibile della rosa, ha avuto una crescita esponenziale e ha acquisito una mentalità da grande squadra - rivela Montella -. Per me è tra i migliori al mondo in questo momento".

In campionato il Milan è riuscito nell'impresa di battere la Juve con un gol di Locatelli. Un precedente che fa ben sperare i tifosi rossoneri: "Non so se peserà, ma l'esperienza può aiutare. Il campo ha fornito uno spaccato diverso rispetto alla classifica attuale - continua il tecnico -. E poi ci sono i risultati che il Milan ha ottenuto nell'anno solare, anche la finale di Coppa Italia alla fine è stata abbastanza equilibrata. Sono stati determinanti gli episodi".

Con il possibile approdo della nuova proprietà cinese a marzo, la Supercoppa potrebbe essere l'ultimo trofeo di Berlusconi: "Sarebbe una bella storia: per lui, per noi, ma anche per me che non l'ho ancora vinta. Il presidente chiede le due punte? Intanto capisce di calcio ed è democratico, dà consigli a cui crede - risponde Montella -. A me piace ascoltare ma la quotidianità ce l'ho sottocchio io e quindi sicuramente ho la totalità delle opzioni vedendo anche l'altra squadra. Non è sbagliato che quelli davanti giochino come dice lui, però ci sono anche gli altri".

Infine una risposta al presidente Andrea Agnelli che sostiene che la Juventus sia diventata l'avversaria più odiata da tutti: "Io non odio nessuno e non penso neppure che la Juve sia la squadra più odiata. Il discorso è molto semplice: vincono e quindi tutti vogliono batterli".

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