Milan, l'amarezza di Gattuso: "Irriconoscibili nell'ultima mezz'ora"

Il tecnico rossonero: "Giochiamo bene? Io voglio vincere. Ma ci serve continuità"

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Il pari subito nel recupero e i tre punti (importanti) scivolati via quando sembravano in tasca non vanno giù a Rino Gattuso, molto amareggiato nell'immediato post partita di Milan-Atlanta. "C'è grande rammarico, non sono arrabbiato - dice il tecnico rossonero - . La squadra ha due facce. Abbiamo giocato un grandissimo primo tempo ma abbiamo faticato nell'ultima mezz'ora in cui siamo stati irriconoscibili. Succede da quattro giornate a questa parte, non diamo continuità alle prestazioni. Dobbiamo fare di più perché mancano tantissime partite. Se non si chiudono le gare, diventano problemi. L'aspetto da migliorare è questo".

Rino prova ad analizzare più a fondo il match: "Io penso che le distanze sono molto importanti, nel primo tempo abbiamo giocato sui venti metri, nel secondo per stanchezza e paura ci siamo allungati. Un altro aspetto da non sottovalutare è che quando vogliamo giocare in maniera diversa, che ci sta, facciamo fatica quando tiriamo la palla su, prendiamo poche seconde palle. Questo è un altro aspetto da migliorare. Non basta giocare bene, non è sinonimo di vittorie. Manca adesso il durare, duriamo poco, lasciamo per strada trenta/quaranta minuti. L'Atalanta ci ha messo in difficoltà con i cambi. Dobbiamo migliorare questo aspetto, so che giochiamo bene ma non basta. Preferisco giocare meno bene ma fare punti in classifica".

Poi la chiusura: "Reazione con la squadra? Lo stiamo toccando con mano che facciamo buone prestazioni, dobbiamo dare continuità di gioco e prestazioni. Questo non succede per novanta minuti. L'aspetto migliore è stare in partita per novanta minuti. Sono contento della rosa, non si va alla ricerca di alibi. Questa è una squadra giovane con margini di miglioramento. Non possiamo perderci per strada. Le alternative sono buone, non è un problema dei giocatori in avanti ma è un problema di squadra. Nell'ultima mezz'ora la squadra era irriconoscibile”.

In conferenza stampa, Gattuso va poi sui singoli: "Suso ha fatto due grandi assist, sono contento per lui perchè da tempo lo contestate perché non segna. Bonaventura ha un piccolo problema al ginocchio ed è sempre lì attento a curarsi, poi devono conoscere meglio Higuain. Suso e Jack si stanno mettendo a disposizione della squadra e di Higuain, si tocca con mano che non stiamo facendo risultati, preferirei giocare meno bene e fare qualche punto in più. La sostituzione di Bonaventura? Avevo messo Bakayoko per dare più sostanza al centro, per questo ho tolto Bonaventura. Forse ho sbagliato io ma ho pensato così nel secondo tempo".

Il problema sono i cali di tensione...
"Ho bene in testa il film della gara, abbiamo giocato una buona gara per 45 minuti ma forse se andavamo sul 2-0 non cambiava nulla perchè alla prima difficoltà crolliamo. È successo a Cagliari nel primo tempo e oggi nella ripresa, dobbiamo migliorare proprio in questo perchè subentra la paura che non ci sta facendo fare le cose giuste. Succede sempre qualcosa che non ci permette di dare continuità alle nostre prestazioni. I gol presi? Sono le distanze che ci fanno male, non sono gol a difesa schierata dove ti sorprendono. Non riusciamo a dare continuità al nostro lavoro, però i gol presi sono tutti di confusione, sugli angoli soffriamo in modo incredibile e sulle palle in mezzo".

Infine sull'obiettivo Champions: "Abbiamo il dovere di credere nell'obiettivo Champions, dobbiamo ragionare su ciò che non sta funzionando, sul perché ci sono i blackout. Forse è meglio giocare meno bene e vincere, ma facciamo fatica perchè giochiamo un calcio che non ci piace".

Sulla stessa linea di Gattuso è sintonizzato Leonardo: "Difficile avere risposte chiare, ma c'è un Milan a due facce e subiamo i momenti in cui caliamo perché sono determinanti come a Napoli, Cagliari e oggi. Durante i 90 minuti alterniamo prestazioni ottime a cali, non abbiamo preso in campo tutto quello che meritiamo. Non è una scusa, ma se guardiamo gli ultimi anni il Milan ha sempre finito intorno al sesto posto, si perde la mentalità vincente. Questo è il nostro obiettivo, tornare a essere quella squadra che domina, che controlla, che sa soffrire e che chiude le partite".

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