Milan, i tifosi rifiutano la maglia di Donnarumma

Altro strappo con la Curva, ora è difficile ricucire

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Cento metri a percorrere tutto il campo e poi giù nel tunnel degli spogliatoi con il volto deluso e tanto rammarico: chissà cosa ha pensato in quegli attimi Gigio Donnarumma. Nelle manone aveva la sua numero 99 arancione, quella che pochi istanti prima la Curva Sud aveva rifiutato. A Bergamo è arrivato un altro strappo con i tifosi, quello di cui proprio non aveva bisogno. Un momento nero dopo gli errori nella finale di Coppa Italia e l'incertezza sul gol di Masiello. Lui ci ha messo la faccia e a 19 anni non è facile, ma gli ultras non hanno gradito.

Sotto lo spicchio dei tifosi rossoneri, il portiere è stato respinto: "No, la tua maglia non la vogliamo", si è sentito dire. Cosa che non è successa ad altri tre simboli, Bonucci, Romagnoli e Abate. Dopo qualche attimo di incredulità, Gigio si è girato e ha imboccato la via degli spogliatoi. Una camminata lenta dove ad attenderlo c'era il fratello Antonio. Un gigante di un metro e 96 ferito nell'animo, quasi abbattuto. Gli errori capitano, ma nel suo caso c'è di più. Ci sono quei sei milioni di euro di ingaggio che pesano come un macigno anche se meritati. C'è un procuratore scomodo come Raiola. Ci sono voci di mercato sempre più frequenti. Pressioni non facili da supportare per un ragazzo della sua età cresciuto troppo in fretta.

Questa volta c'è come l'impressione che ricucire lo strappo sarà molto difficile. E forse non basterà una bella parata a San Siro per mettersi alle spalle tutto questo. Gattuso lo ha difeso e Mirabelli ha cercato di blindarlo, ma il futuro in rossonero non è mai stato così incerto. Il prezzo fissato dal Milan è sempre di 50-60 milioni di euro, ma bisogna capire chi sarà disposto a investire così tanto. Sarà una lunga estate: prima la maturità e poi si capirà il futuro di Gigio.

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