Gattuso: Kalinic ora deve riposare

Il tecnico rossonero in vista della Spal: "Pensiamo solo a vincere, gara dopo gara"

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Dopo il pareggio con l'Udinese, il Milan va a Ferrara a caccia di punti per continuare a inseguire un posto in Europa. E Gattuso tiene i piedi per terra, elogiando i suoi giocatori. "Non dobbiamo guardare gli altri, ma solo pensare a vincere partita dopo partita - ha spiegato il tecnico rossonero -. Bonucci gioca da leader, Biglia dà equilibrio e Calhanoglu mi ha sorpreso". Poi sulle condizioni di Kalinic: "Non giocherà, deve riposare".

Il lavoro in settimana
"Abbiamo dato due giorni liberi, anche per questo. Avremo nove partite in un mese. Abbiamo visto che la squadra è importante che riposi, grazie agli strumenti a cui ci appoggiamo. Ho visto bene la squadra, più brillanti e meno stanchi. Sono molto soddisfatto degli ultimi 3 allenamenti, ma dobbiamo confermarlo domani".

Ostacolo Spal
"E' una squadra che conosco molto bene, l'ho incontrata sia in C sia in B. Sanno cosa devono fare e hanno grande fisicità. Spingono molto, specialmente Lazzari. Non sarà facile per noi, non sarà facile. Anche lo stadio è una piccola Bombonera. Dovremo fare molta attenzione".

La catena di sinistra
"Prima dicevate che non funzionava... Bonaventura e Calhanoglu cominciano stanno giocando con più continuità e iniziano a intendersi bene.  Stanno trovando i giusti equilibri nei movimenti e nelle coperture. Rodriguez può fare molto di più. Ce l'ha nelle gambe e nella testa".

Kalinic
"Ha un'infiammazione al pube. L'abbiamo fermato per non rischiarlo. Ci convive già da due settimane, ma deve curarsi. Pensiamo di aver preso in tempo la situazione e contiamo di recuperarlo presto. In questo momento ci sono comunque Cutrone, Andrè Silva e Borini. Siamo dispiaciuti che sia infortunato Kalinic, ma guardiamo avanti".

Il momento del Milan
"Da quando ho preso in mano questa squadra io penso partita per partita. Non faccio calcoli e non faccio riposare nessuno. Metto in campo sempre i migliori. Sono contento per come vedo i ragazzi. Per come tengono il campo, per la voglia che ci mettono. Le sei espulsioni? Per me è anche una coincidenza, perché questa squadra non è né cattiva, né fallosa. Due espulsioni sono arrivate con la VAR, le altre con doppie ammonizione. Dobbiamo migliorare nell'esperienza".

I musi lunghi
"I musi lunghi ci sono ed è giusto che ci siano. L'importante è spiegare e far capire la situazione ai calciatori, senza prendere in giro nessuno. Bisogna essere credibili. L'importante è che quando si lavora, ci si comporti con professionalità".

Suso sempre in campo

"Ci stiamo pensando, vedremo. Non potrà fare tute le partite, ma abbiamo in testa altre soluzioni. Tiago Dias non è ancora pronto, deve migliorare, ma crediamo in lui".

Inter, Lazio e Roma a tiro
"Le altre rallentano? Noi dobbiamo pensare solo alle nostre partite. Dobbiamo vincere. Quando si rincorre, è importante fare punti. Non basta giocare da squadra, occorre anche un pizzico di fortuna e di malizia. Ora c'è anche l'Atalanta sopra di noi. E' tutto difficile. Non possiamo permetterci di pensare alle alter. Dobbiamo mettere in condizione la squadra di rendere al massimo. Il mio obiettivo è dare a questi calciatori un valore e dobbiamo dimostrare che siamo una squadra che può dare fastidio a tutti".

Il mese dell'all-in
"Dobbiamo mettere in campo una squadra equilibrata, scegliendo i giocatori più in forma. E' inutile puntare su un solo obiettivo. Ogni partita va preparata bene e giocata al massimo delle possibilità".

Il futuro al Milan
"Spero di riuscire a continuare quello che ho cominciato. Il bello del calcio è che perdi due partite e torni ad essere quello che non capisce nulla e che sbaglia tutto. Non devo togliermi alcuna rivincita. Da calciatore ne ho sentite di tutti i colori su di me. Dicevano che non meritavo di giocare nel Milan, che avevo due ferri da stiro al posto dei piedi. Ma tutto questo mi ha sempre dato più forza. Da allenatore ho iniziato perché mi piace restare aggiornato, studiare e provare le soluzioni sul campo. C'è gente che allena da 20 anni e non ha mai vinto un campionato. Io ho vinto un campionato dalla C alla B con 1,5 milioni di budget contro squadre che ne avevano 6 di milioni. Tutti pensano che io sia solo cuore e grinta, ma non è così". 

Tenere alta la tensione

"La ricetta giusta è vincere. Quando si vince si lavora meglio. La chiave è dare continuità di risultati, recuperando energie più in fretta possibile e non sbagliare gli interpreti che scendono in campo"

La difesa

"Ho lavorato su alcuni concetti e lavoro didattico. Lavoriamo sempre una volta alla settimana con la difesa. Si ricostruiscono diverse situazioni e si analizza come affrontarle. Il miglioramento di questa squadra è merito dei giocatori, perché ci credono. Senza la disponibilità dei calciatori è difficile crescere. Ma dobbiamo continuare ancora a lavorare per avere automatismi perfetti"

Miglioramenti e obiettivi
"In questo momento, io non ho meriti. Forse la mia bravura è stata quella di credere fortemente in questa squadra, lavorando con grande intensità negli allenamenti con poche pause, ricercando le situazioni che poi ricapitano in partita. Ho visto i ragazzi che ci hanno creduto e non hanno mollato, anche se erano stanchi. Ora stanno meglio fisicamente e sono migliorati. Calhanoglu, Kessie, Bonaventura e Romagnoli sono molto migliorati. Non mi aspettavo che Calhanoglu fosse un giocatore così importante. Credevo fosse lento, invece è completo ed è in grado di rompere le partite, mi piace molto e mi ha sorpreso". 

Bonucci e Biglia
"Biglia sta dando equilibrio. Non si ferma mai, dà ordine a centrocampo. Non è Pirlo. E' lo stesso giocatore visto nella Lazio. Da 4-5 settimane percorre 12 km e non sbaglia un pallone. Ha avuto dei problemi fisici all'inizio, ma ora sta bene. Bonucci ci si aspetta moltissimo perché è un campione. E' uno dei più forti al mondo nel suo ruolo. Sta facendo bene, sta giocando di reparto e da leader. Qualche volta commette degli errori, come tutti. Sono molto contento di loro e me li tengo stretti. Stanno affrontando bene la stagione".

André Silva
"Vedremo chi giocherà con la Spal tra lui e Cutrone. André può fare molto di più. In allenamento ho visto cosa sa fare. Tutti i nostri attaccanti in questo momento non stanno attraversando un momento brillante e hanno bisogno di fare gol per ritrovare fiducia. Silva ci sa fare, ha qualità. Tocca a me e al club metterlo in condizione di esprimersi al massimo". 

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