Milan, Gattuso e il mese della verità. E Berlusconi lo applaude

Ciclo di ferro per continuare a correre su tre fronti. Poi si valuterà il rinnovo del tecnico: che la società vorrebbe tenersi stretto

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Il bello, o il difficile, devono ancora venire. Questo per dire che non è ancora tempo di fare calcoli o passare in rassegna promossi e bocciati. Il Milan di Gattuso nasce praticamente adesso. Paradossale dirlo dopo un buon ciclo di partite. Ma doveroso se si pensa che da qui all'inizio di marzo, nello stretto giro di una ventina di giorni, i rossoneri dovranno vedersela in campionato con Sampdoria, Roma e Inter - zero punti in tre gare nel girone di andata -, in Coppa Italia contro la Lazio nella semifinale di ritorno (0-0 nel match del Meazza) e in Europa League contro il Ludogorets nei sedicesimi di finale. Un percordo che potrebbe aprire una stagione più che positiva, ma anche ridimensionare il momento, attualmente buono, di Bonucci e compagni.

Ma partiamo da qualche dato confortante e inconfutabile. Grazie al successo di Ferrara con la Spal, il Milan ha ottenuto il sesto risultato utile consecutivo in campionato. Niente da sbattere in prima pagina, ma comunque un exploit, per dirla così, che non si ripeteva dall'ottobre del 2016. Dopo un adattamento complicato alla panchina rossonera, Gattuso ha trovato il filo logico e restituito equilibrio alla squadra. Il calendario non impossibile lo ha agevolato, ma tant'è che, a parità di avversarie, un Montella allora ancora in auge aveva ottenuto un punto in meno. L'unico rammarico è il pari di Udine, conseguenza abbastanza inevitabile di una gara giocata a lungo in 10 per l'espulsione di Calabria.
Di qui la pazza idea di provare una incredibile rincorsa alla Champions. Difficile, ovviamente, anche nella testa di Gattuso, uno che per natura non molla mai. Difficile ma meno impossibile nel caso in cui il suo Milan riesca a portarsi a casa punti negli scontri diretti. Lo ha già fatto contro la Lazio, deve rifarlo contro Sampdoria, Roma e Inter. Delle tre, la gara più insidiosa è certamente quella contro i giallorossi, che si giocherà all'Olimpico. Lo stato di salute della squadra di Di Francesco, tra l'altro attesa dall'ottavo di Champions di Donetsk proprio in quella settimana, lascia però aperta la speranza di potersela giocare. Speranza che non può poi mancare nel derby della settimana successiva.

In qualche modo il Milan sarà in ogni caso un bell'ago della bilancia nella corsa Champions. Gattuso insegue, certo, ma Inter e Roma dovranno passare nelle grinfie di Rino per tenersi a galla nelle prime quattro posizioni. Come detto la Lazio, ora quinta, ci ha già lasciato le penne. Keep attention, quindi.
Se il campionato è però una rincorsa ancora lunga, Coppa Italia ed Europa League sono uno sprint in cui dare tutto e subito. Lo 0-0 di San Siro permette al Milan di andare all'Olimpico per il ritorno contro Inzaghi con la consapevolezza di poter fare il colpaccio. Anche i biancocelesti non stanno bene. Hanno perso le ultime tre gare in campionato, lasciandosi "violare" anche in casa dal Genoa. E anche i biancocelesti, come il Milan, hanno un calendario affollato con cui dover fare i conti. L'Europa League, briga di entrambe, è e resta anche una porta possibile per entrare in Champions. Né Milan, né Lazio possono trascurarla.

Bisogna insomma pigiare sull'acceleratore e andare a tutta rischiando anche qualcosa. Gattuso lo sa, ma sa anche che, dopo aver preso le misure al suo "bolide", può anche provare a schiacciare il piede sul gas. In fondo al rettilineo, per lui, c'è la possibilità di strappare un rinnovo. Oggi lo meriterebbe, domani vedremo.

E anche Sivio Berlusconi, adesso, si prodiga in complimenti nei confronti di Gattuso, dopo aver espresso perplessità su certe sue scelte tecniche (ferme restando la stima e l'affetto, che non sono mai mancati): “Conosco la generosità e l'entusiasmo di Rino - ha spiegato A Radio Lombardia - gli voglio bene e nell'ultimo periodo sto vedendo anche la competenza tecnica. Sono convinto che farà bene, anzi lo sta già facendo. Il Milan sta ritrovando anche passione, personalità e gioco, ultima anche risultati dopo una prima parte di stagione davvero deludente”.

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