Milan, Fassone: "Siamo indietro sul programma, ma fiducia a Montella"

"Nessuno strappo con il tecnico, ma non ci sono più margini di errore. Ci mancano 56-6 punti"

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Bastone e carota. Marco Fassone ha fatto il punto sulla situazione del Milan, rinnovando la fiducia al tecnico, ma ammettendo anche le difficoltà di classifica. "Nessuno si aspettava di non avere problemi con una squadra così rinnovata - ha spiegato a La Stampa -. Ma siamo indietro col programma di 5-6 punti. Non possiamo più permetterci errori". Poi sul futuro in panchina dell'Aeroplanino: "L'abbiamo scelto e ha tutta la nostra fiducia".

Realista e fiducioso. Così si è mostrato Fassone alla vigilia della partita col Genoa dopo la prova opaca in Europa League. "L'obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions nel ritorno - ha spiegato -. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare". E oltre alle operazioni di mercato, ora sulla graticola c'è soprattutto Montella. "Panchina a rischio in caso di nuova sconfitta? Inutile ragionare sui se e sui ma, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita", ha precisato Fassone. "Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo", ha proseguito.

Poi una battuta sulle dichiarazioni di Mirabelli che hanno messo ancora più pressione sul tecnico: "Non è questione di pressione. Il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi". "Siamo tutti a tempo, compreso il sottoscritto - ha aggiunto -. Montella-Mirabelli? Non si è strappato niente. Stiamo tutti dalla stessa parte".

Quanto alle prestazioni di Bonucci, Fassone getta acqua sul fuoco: "Ci sono persone contente quando togli loro delle responsabilità e altre che invece sono nate per averne. Bonucci appartiene alla seconda categoria". "È vero, non sta rendendo per quello che è il suo valore - ha aggiunto -. Ma anche lui sta pagando la situazione generale".

Sull'obiettivo Champions, invece, Fassone frena: "Piano con la parola obbligo. La Champions è fondamentale per il nostro progetto. Mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player".

Poi una stoccata sulle critiche a Yonghong Li e alla nuova società: "Questo scetticismo è anche un po' fastidioso, se fossimo in Inghilterra in pochi ci farebbero caso. Io dico solo che la proprietà quest'anno ha fatto un aumento di capitale di 49 milioni e non sono soldi prestati all'Ac Milan. E presto ne farà un altro". "L'obiettivo è triennale, far crescere i ricavi e poi mettere sul mercato azionario, alla Borsa di Hong Kong, una fetta della società", ha proseguito Fassone.

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