Milan, Fassone contro la Uefa

"Ci spettava il settlement agreement, c'è molta amarezza"

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L'ad del Milan, Marco Fassone, ha criticato la Uefa per il "no" al settlement agreement proposto dai rossoneri. "La decisione dell'Uefa ha generato sorpresa ed amarezza. Mi attendevo ci venisse offerto il settlement, come è sempre stato fatto da quando esiste il Financial Fair Play. E' importante che il Milan assuma una posizione chiara. Ora faremo un'analisi legale della decisione, può rappresentare un importante danno di immagine", ha detto.

"Noi siamo andati alla Uefa 15 giorni dopo il closing, siamo tornati a novembre per il volontary agreement che non ci è stato concesso perché la commissione riteneva necessaria una garanzia di 165 milioni. Oggi - ha aggiunto Fassone - la Uefa dice che sempre da parte della holding non è stato rifinanziato il debito con Elliott e questo mette ombre sul futuro del club. Ma è uno scenario che non tiene conto di quanto abbiamo fatto, compresa anche la richiesta che venisse ascoltato il nostro finanziatore, Elliott, il quale ha garantito per iscritto la continuità aziendale. Da parte della proprietà ci sono stati continui adempimenti. Il dossier che abbiamo presentato e tutto quello che potevamo fare l'abbiamo fatto", ha aggiunto.

"Da domani parte l'analisi del dispositivo, perché è un danno di immagine importante che valuteremo con attenzione. La proprietà ha rispettato diversi adempimenti, con aumenti di capitale versati con regolarità. Stiamo gestendo la società in modo assolutamente sano, il nostro l'abbiamo fatto. Confidiamo in un giudizio sereno da parte della Uefa, da parte nostra c'era la disponibilità ad accettare tutte le sanzioni che sono state inflitte a tutte le altre società", ha spiegato Fassone, facendo intendere che il Milan si presenterà "agguerrito" alla Camera Giudicante di giugno.

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