Milan, Berlusconi: "Me ne andrò solo quando avrò vinto ancora"

Il presidente parla del suo club nella nuova biografia "My Way"

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My Way: Berlusconi si racconta a Friedman. Questa la nuova biografia del presidente rossonero che verrà presentata al pubblico oggi pomeriggio: tradotta in 13 lingue e venduta in 30 Paesi. Un ritratto in cui trova ovviamente spazio anche l'amore per il Milan: 29 anni di successi, gioie e qualche cocente delusione. Alcune recenti. Ma in un momento di difficoltà il presidente rassicura: "Me ne andrò solo quando avrò vinto ancora".

Parole contenute in un capitolo interamente dedicato alla sua avventura rossonera: dalla decisione di acquistare il club ai successi in Italia e nel Mondo passando per il rapporto avuto coi diversi allenatori chiamati sulla panchina milanista e coi giocatori più emblematici e carismatici. Fino ad arrivare ai giorni nostri e alla promessa di un futuro ancora vincente.

Anticipazioni rilanciate da La Gazzetta dello Sport che arrivano proprio in uno dei momenti più delicati della storia recente del Milan. Dopo il pesante ko contro il Napoli, la parole d'ordine è ripartire. Senza però ultimatum per Mihajlovic, senza caricare la prossima trasferta di Torino di ulteriori tensioni. Il dolore di cui ha parlato ieri il leader leghista Salvini non ha impedito insomma un'analisi razionale della situazione: per cui avanti con Miha. In attesa, ovviamente, di una pronta reazione: testa, orgoglio e punti. Oltreché gioco: va da sè che queste sono le condizioni essenziali per una fiducia che per ora continua a sussistere.

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