Milan, Amelia: "Aria negativa, certe dichiarazioni dei dirigenti pesano sulla squadra"

L'ex portiere rossonero: "Il Genoa rischia di essere decisivo per Montella"

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Momento delicato, per usare le parole di Montella. Atmosfera che non promette bene, da ultima spiaggia o quasi. Pesano i tre ko consecutivi in campionato, la deludente prestazione in Europa League, i botta e risposta continui tra dirigenza e panchina: ora il Genoa, tappa decisiva. Per il Milan e per Montella, soprattutto, perché in caso di altro passo falso le conseguenze potrebbero essere gravi. Ne è sostanzialmente convinto anche chi come Marco Amelia ha vissuto a lungo lo spogliatoio milanista: "Le dichiarazioni fanno pensare a questo: o i risultati premiano oppure c'è da cambiare e in queste situazioni chi paga è l'allenatore. Le dichiarazioni di Mirabelli prima della sfida con l'AEK Atene e quelle di Fassone dopo la sconfitta con la Samp danno questo tipo di sensazione. E' venuta a mancare la serenità e l'entusiasmo che c'erano in estate e i risultati al momento sono negativi".

Una situazione sorprendente solo fino a un certo punto perchè certe dichiarazioni, per Amelia, alla fine pesano sulla squadra e creano negatività: " Mi dispiace perché per me è stato fatto un ottimo mercato. Sono arrivati giovani di prospettiva ma anche giocatori importanti ed esperti come Bonucci, Biglia e Kalinic. Poi però il Milan è andato in difficoltà in gare inaspettate. Contro l'Inter ci può stare che i nerazzurri facciano meglio per alcuni tratti, però non ci aspetta la prestazione contro la Samp e altri risultati, come il pareggio con l'AEK. E' da un mese che si respira grande tensione all'interno dell'ambiente rossonero, è stata creata una situazione negativa che non aiuta il gruppo. Le dichiarazioni influenzano l'ambiente e dopo la sconfitta con la Samp non mi aspettavo quelle parole, mi sarei aspettato il silenzio, come succedeva quando ero io al Milan".

La differenza, per Amelia, sta proprio qui. E l'affondo verso la nuova dirigenza è chiaro: "Dopo le sconfitte Galliani ci diceva di non parlare e pensare a lavorare. Anche perché l'ambiente è fatto da milioni di persone, non ci sono solo quelli che ci lavorano ma anche tutti i tifosi rossoneri che ci tengono. Le dichiarazioni influenzano la squadra, creano dei pensieri nella quotidianità e non aiutano. Oggi nel calcio la comunicazione è fondamentale, soprattutto nei grandi club che hanno tantissimi tifosi: bisogna pesare ogni parola. L'ambiente Milan è da un mese che è in subbuglio perché se dopo una sconfitta si aggiunge legna al fuoco non va bene. Dopo una sconfitta bisogna stare in silenzio e bisogna mantenere grande serenità nell'ambiente, soprattutto in un gruppo che ha cambiato tanto".

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