"Con la Juve troppo accorti"

Il centrocampista rossonero critico con l'atteggiamento della squadra a Torino

  • A
  • A
  • A

Il bicchiere mezzo pieno è un calendario che può permettere al Milan di risalire la classifica. Quello mezzo vuoto è l'"extra-time" di Torino, l'amaro che resta in bocca e, soprattutto, la sensazione di non essersela giocata fino in fondo. Così, almeno, la pensa Jack Bonaventura: "Abbiamo fatto una partita accorta, forse un po' troppo perché dovevamo fare meglio nella nostra fase offensiva e cercare di essere più cattivi e pressare di più la Juve".

Il che, tradotto, significa che va bene non prendere gol ma, di tanto in tanto, non sarebbe nemmeno troppo male farne qualcuno. E qui si apre la crepa principale. Il Milan dell'ultimo mesetto ha messo qualche pezza dietro, soffre meno, subisce meno. Ma davanti, partita con la Lazio esclusa, lo score dei tiri verso la porta avversaria è una valle di lacrime. Non è un piatto che piange, è un bicchiere pieno fino all'orlo. E allora si capisce il Bonaventura-pensiero. Coraggio, ci vuole un po' di coraggio. "Abbiamo avuto un baricentro un po' basso e per questo abbiamo sofferto - dice ancora Jack -. È una sconfitta che ci fa male, ma questa ci deve dare la forza giusta per affrontare al meglio le prossime partite”.

Tocca quindi ripartire, per l'ennesima volta in stagione, sempre alla ricerca di una formula che possa essere corretta. Il 4-3-3? Alle ortiche. La prossima frontiera del Milan di Mihajlovic, dicono, è il 4-4-2: "Sono valutazioni che farà il mister - dice Bonaventura -. Noi dobbiamo pensare solo a fare bene sul campo. Questi aspetti tattici sono di competenza dell'allenatore, noi siamo con il mister". Basti questo punto fermo, una squadra che tira avanti compatta nonostante qualche evidente difficoltà. Anche se dicembre non dovrebbe essere mai tempo da esperimenti. Piuttosto la stagione buona per raccogliere ciò che si è seminato e congelare le certezze. Già, ma ce ne sono?

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti