Milan: Montella è salvo, ma Paulo Sousa ci crede

Malumore per Bonucci, il gruppo reagisce

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Alle ore 15:25 di una domenica pomeriggio d'ottobre, dal sapore di primavera, il Milan ha toccato il fondo. Con l'espulsione di Bonucci il mondo sembrava crollare addosso a Montella. I fischi di San Siro verso arbitro (Var) e capitano erano il segnale del malcontento generale. I rossoneri, però, si sono riscoperti un po' più squadra. Almeno c'è stata una reazione dal punto di vista caratteriale, mentre il gioco è rimasto qualcosa ancora di astratto.

I numeri, prima di tutto, sono lì a condannare il tecnico: un punto in quattro partite, davvero troppo poco viste le ambizioni con cui era iniziata la stagione. Allenatore che, però, resterà sulla panchina rossonera almeno fino alla sfida con la Juve passando per la partita di Verona contro il Chievo. Mirabelli e Fassone hanno scelto la strada della continuità, forse per mancanza di valide alternative. Il progetto non può essere abbandonato dopo appena tre mesi, ma urge trovare una soluzione per risalire in classifica. I possibili sostituti sono davvero pochi, nelle ultime ore è circolato con insistenza il nome di Paulo Sousa. Il portoghese avrebbe anche chiuso il suo rapporto da commentatore tv: un indizio che lo porta, per molti, verso Milano. Accetterà il ruolo di traghettatore? Ruolo "rifiutato" da Mazzarri che avrebbe voluto un biennale.

Poi c'è il problema Bonucci. Anche La Gazzetta dello Sport parla di un certo malumore all'interno dello spogliatoio per la scelta di affidare la fascia di capitano al nuovo acquisto arrivato dalla Juventus. Spifferi che sconfitta dopo sconfitta si sono fatti sempre più forti. Voci, ma il segnale che il clima nelle stanze segrete di Milanello non è dei più sereni. Pare anche che Leo abbia fatto un passo indietro dopo la sconfitta con la Sampdoria e che prima dell'Aek Atena abbia chiesto un turno di riposo. Il risultato? Fascia sempre sul suo braccio e titolare, per la 13.esima volta consecutiva. Non un caso anche che la reazione del gruppo sia arrivata senza il capitano, il leader designato dalla società per la ricostruzione. E tre indizi fanno una prova. Ora Bonucci, che è rimasto in silenzio dopo il rosso, non ci sarà nelle prossime delicate sfide, il Milan tornerà alla difesa a 4 e ci si aspetta una reazione, anche per salvare la panchina di Montella.

Milan e Genoa non pareggiavano in Serie A da novembre 2013: da allora quattro successi rossoblu e tre rossoneri.
33º pareggio in Serie A tra Genoa e Milan: i rossoneri sono la squadra contro cui il Grifone ha impattato più volte nella competizione.
Il Milan non ha trovato il gol in tre delle ultime cinque sfide di Serie A contro il Genoa.
In particolare i rossoneri sono rimasti a secco in tre degli ultimi quattro match di campionato dopo che avevano trovato almeno una rete in tutti i precedenti 21.
Per la prima volta dallo scorso marzo il Genoa ha registrato due risultati utili consecutivi in campionato (1V, 1N).
Il Milan non chiudeva due partite interne di fila in Serie A senza segnare dal settembre 2012.
In quattro degli ultimi sei match tra Milan e Genoa in Serie A è stato espulso un giocatore rossonero.
Solo contro il Crotone alla prima giornata (sei) il Milan aveva effettuato più tiri nello specchio di oggi (cinque) in un primo tempo di questa Serie A.
10 palloni giocati, sei occasioni create e cinque dribbling riusciti per Suso contro il Genoa: tutti record per lo spagnolo in una partita di questa Serie A.
Quella di Bonucci (25') è la seconda espulsione più veloce di questa Serie A dopo quella di Federico Ceccherini (al 5', proprio contro il Milan).

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