Milan, scocca l'ora di Cerci: non può fallire

Mihajlovic vara il 4-4-2 per dare spazio all'ex Torino

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Da panchinaro a jolly per risolvere i problemi del Milan: è il momento di Alessio Cerci. A Torino serve la svolta della stagione e Sinisa Mihajlovic sta pensando di cambiare il modulo con l'inserimento proprio dell'ex granata. Dal 4-3-1-2 al 4-4-2, che all'occorrenza potrebbe diventare 4-3-3. L'obiettivo del tecnico serbo è quello di giocare molto sugli esterni in modo tale da far arrivare palloni giocabili alla coppia d'attacco Bacca-Luiz Adriano, non ci sono alternative con Balotelli fermo ai box per la pubalgia.

Ecco, quindi, che Cerci assume un ruolo chiave in questa rivoluzione. Proprio al Comunale il 28enne ha vissuto i suoi momenti migliori e ora è pronto ad affrontare il Toro da grande ex, dopo il brusco addio dell'estate 2014 per passare all'Atletico Madrid.

Ai rossoneri è arrivato a gennaio 2015 e non ha mai sfondato, neanche con Pippo Inzaghi. In stagione ha giocato solo 63' senza mai partire titolare, ma nell'amichevole contro il Monza si sono visti sprazzi del Cerci che fu, quello in grado di saltare l'uomo e mettere il turbo sulla fascia. 

A Mihajlovic serve proprio questo tipo di giocatore. Serve arrivare in fondo al campo e mettere in mezzo cross al bacio per Bacca e Luiz Adriano, prima troppo isolati con il trequartista Honda. Cerci è all'ultima chiamata e non può proprio fallire.

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