Maurizio Ganz a 4-4-2: "A Berlusconi non piaceva la squadra dello scudetto '99"

"E' stato il presidente più importante e più vincente della storia del Milan"

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Tra i tanti auguri piovuti a Silvio Berlusconi per gli 80 anni ci sono anche quelli di Maurizio Ganz: "E' stato il presidente più importante e più vincente della storia del Milan, fatico a immaginarlo senza - ha commentato a 4-4-2 -. Io ho vinto uno scudetto in rossonero anche se a lui quella squadra non piaceva". Ganz viene ricordato come "el segna semper lu" per i gol decisivi: "Oggi ammiro molto Bacca, ma deve imparare a difendere meglio".

Nella giornata del compleanno di Berlusconi e di Shevchenko in diretta a “4-4-2”, il programma trasmesso in live streaming sul sito www.sportmediaset.it tutti i giorni dal lunedì al venerdì, è intervenuto l'ex attaccante di Inter e Milan Maurizio Ganz. "Faccio gli auguri al presidente Berlusconi. 80 anni sono un traguardo importante. E' stato il presidente più importante e più vincente della storia del Milan".

"La mia esperienza al Milan? Ho fatto un anno e mezzo con i rossoneri, ho vinto uno Scudetto e purtroppo ho perso la Coppa Italia e la Supercoppa italiana. Non era uno dei Milan più forte ma lo spogliatoio era molto compatto e molto unito e questo ha fatto la differenza per la vittoria del campionato perché c'erano tre-quattro squadre più forti di noi. A Berlusconi non piaceva come quella squadra veniva messa in campo. Ha sempre adorato attaccare e quell'anno giocavamo con un modulo che a lui non piaceva ma alla fine quello Scudetto lo vincemmo cambiando e mettendo Boban e Leonardo dietro Weah e Bierhoff. Lui era molto vicino alla squadra, veniva a Milanello ogni week end per starci vicino. Il suo modo di vedere il calcio ha fatto crescere il Milan in maniera micidiale".

"L'allenatore più decisivo con Berlusconi presidente? Ne sono passati tanti. Una volta il Milan sceglieva gli allenatori e i giocatori sotto l'aspetto tecnico e umano: hanno sempre creato delle squadre incredibili soprattutto sotto l'aspetto comportamentale e questo credo sia stato il segreto dei successi. Sacchi, Capello e Ancelotti sono tutti grandissimi tecnici che hanno reso grande il Milan. Sacchi ha portato qualcosa di nuovo ma non è stato l'unico a vincere. Un Milan senza Berlusconi? Faccio a fatica a immaginarlo, lui ha fatto la storia, adesso vedremo gli altri cosa sapranno fare e cosa succederà. Il Milan vincente era fatto di grandi campioni italiani, lo zoccolo duro del grande Milan era italiano. Cosa piace e cosa non gradisce Berlusconi del Milan attuale? Sicuramente gli piace Montella perché è un allenatore che fa giocare bene le squadre. Quello che non gradisce secondo me è la mancanza di voglia di indossare questa gloriosa maglia perché mi sembra che alcuni giocatori non abbiano questa consapevolezza".

"Il nuovo Ganz? Ammiro moltissimo Bacca che è straordinario anche se nel calcio moderno bisogna fare benissimo le due fasi: quando imparerà a fare meglio la fase difensiva diventerà ancora un giocatore più forte e completo. Donnarumma come Abbiati nell'annata '98-'99? Gigio è il futuro certo del Milan e della nazionale. Quell'anno di Abbiati fu particolare, iniziammo con Lehmann che poi andò via e Rossi che fu squalificato dopo la stupidata contro Bucchi. Zaccheroni inserì Abbiati che con i suoi miracoli ci aiutò a vincere il campionato. Quando vedo Rossi lo ringrazio ancora per aver reso grande Christian prima del tempo”.

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