Sedici punti nelle ultime sei partite, con cinque successi di cui tre consecutivi (contro Juve, Chievo e Sassuolo) che lanciano il MIlan al secondo posto in classifica a -2 dalla vetta. Una vittoria sulla Juve in Serie A dopo sette gare e altrettante sconfitte (l'ultima volta risaliva al novembre 2012 quando sulla panchina rossonera c'era l'attuale allenatore bianconero Max Allegri). E soprattutto, o anche, l'esplosione della linea verde tanto amata e tanto agognata dal presidente Silvio Berlusconi per il suo Milan. "Vedo lui il nuovo Pirlo, è un regista di centrocampo illuminato", aveva detto di Locatelli nel febbraio scorso in occasione dei 30 anni alla guida del club rossonero. Ed erano state parole al miele anche per Donnarumma: "E' ammirato da tutti e non lascerà il Milan qualunque offerta dovesse arrivare e sarà il portiere del Milan per i prossimi 20 anni. Penso possa essere un simbolo del Milan futuro". In realtà Gigio sta anticipando i tempi in tutti i sensi: a diciassette anni è già un punto fermo, una certezza per il Milan del presente. E per Locatelli, chiamato a prendere il posto dell'infortunato capitan Montolivo, piovono elogi e paragoni da ogni angolo. "E' un predestinato", dice di lui Montella a fine partita. I baby rossoneri fanno sognare i tifosi.