Il Milan si riunisce e trova... Maldini

Primo allenamento della squadra al completo sotto gli occhi dell'ex capitano e di Leonardo

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Sono arrivati insieme a Milanello attorno alle 17.30 anticipando la squadra, come vecchia abitudine, di qualche minuto. Hanno atteso i giocatori al termine di una giornata di chiacchierate e trattative di mercato - Bakayoko la più importante - e hanno avuto il primo, concreto, contatto con la squadra di ritorno dalla tournée americana. Paolo Maldini e Leonardo con tutto il gruppo, esempio e punto di riferimento per tutti. Higuain compreso, anche lui all'esordio con i nuovi compagni. Qualcuno, si è detto, era visibilmente emozionato, e in effetti come fai ad allenarti come se nulla fosse se a bordo campo, a guardarti, ci sono due leggende vere e proprie?

Sorrisi, molti. Lavoro anche, perché Gattuso non molla un millimetro. E fuori, sguardo attento, Maldini e Leonardo. Giusto per far capire che il nuovo che avanza è in fondo un ritorno al futuro. Dentro la storia del Milan e tutt'attorno.

Hanno parlato, anche, quei due. Un discorso chiaro, in cui è stata ribadita l'importanza del senso di appartenenza. Questa è la strada che si è intrapresa. Sopra il Milan. Sotto tutto il resto, giocatori e allenatori e dirigenti. Esiste il Milan e chi meriterà di farne parte. Remando nella stessa direzione per il bene di tutti. E' solo il primo giorno, ma è un giorno importante. Da qui si riparte. Con Maldini e Leonardo a bordo campo e Gattuso sul ponte di comando.

Paolo Maldini ha trovato il tempo anche per due battute con il nostro Carlo Pellegatti: "Per me è sempre molto bello venire qui, è una seconda casa come San Siro. Gattuso che allena? Ormai ci ho fatto l'abitudine vedendolo allenare l'anno scorso. Conosco le sue doti e non sono sorpreso di nulla di ciò che ho visto".

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