Il Milan di Montella sorride: mai tanti punti dal 2013

L'Aeroplanino ha ripreso a volare in quota

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"Un'impresa pazzesca", così Vincenzo Montella al gol al 97' di Zapata si è lasciato andare in un'esultanza senza limiti. Il graffio rimediato al volto è un segno della battaglia: quando si guarderà allo specchio sarà ancora più ferio del 2-2 nel derby raggiunto in extremis. Risultato sofferto, ma più che meritato per quello visto sul campo.

Questo Milan non muore mai e come già successo diverse volte in stagione ha saputo rialzare la testa nei momenti più difficili. Ora possiamo dire che l'Aeroplanino è riuscito nella sua missione, quella di riportare un'identità rossonera. Il tecnico è partito dalle basi e prima di tutto si è preoccupato di creare un gruppo solido, ha lavorato sulla testa dei giocatori e ha ottenuto le risposte che si aspettava. Tutti remano nella stessa direzione e tutti si sono abbracciati, pazzi di gioia, sotto la Curva Sud dopo il pareggio. Scene che nel San Siro rossonero non si vedevano da tempo. A certificare la bontà del lavoro di Montella anche i numeri. Da quattro anni il Milan non raggiungeva quota 58 punti in campionato. Meglio di Allegri-Seedorf, Inzaghi e Mihajlovic-Brocchi. Con sei giornate ancora a disposizione si può arrivare a 76 e superare l'Allegri della stagione 2012-2013 che si qualificò in Champions con 72 punti.

In campo ancora qualche meccanismo da sistemare, ma il gioco dei rossoneri è cresciuto partita dopo partita. Nel derby i primi 25 minuti sono stati giocati a grande intensità e con tante idee. Si è vista la mano di Montella in questo 4-3-3.

Dopo un decollo perfetto e qualche turbolenza, l'Aeroplanino Montella ha ripreso a volare in quota. L'Europa League è un obiettivo concreto, le basi per costruire un Milan da Champions per il prossimo anno ci sono tutte. Il graffio sulla guancia sinistra del tecnico ricorderà ai giocatori che la battaglia non è ancora finita.

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