Esclusivo Brocchi: "Cutrone vive per il gol, ha molta fame"

Il tecnico che ha scoperto il bomber del Milan: "Ora deve stare tranquillo e continuare a lavorare"

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Il personaggio della domenica in casa Milan è stato Patrick Cutrone. Il classe 1998, alla sua prima da titolare in campionato, è stato decisivo a Crotone: rigore procurato, gol e assist. Cristian Brocchi che l'ha scoperto nelle giovanili rossonere, intervistato in esclusiva, ha detto: "Patrick ha il fuoco dentro, vive per il gol ed è un grande combattente. Ora deve stare tranquillo e continuare a lavorare giorno e notte come ha sempre fatto". 

Si aspettava questa esplosione di Cutrone?
"Sicuramente mi aspettavo che Patrick potesse diventare un giocatore di calcio. Quello che sta facendo è molto bello per lui, molto bello per il settore giovanile del Milan. Certo che è un po' inaspettato perché non sempre si ha la possibilità di giocare così giovani nella prima squadra del Milan. Lui ha saputo sfruttare questo precampionato per mettersi in mostra".

A chi assomiglia?
"È un ragazzo che ha tanto fuoco dentro e questa è sempre stata la differenza che aveva con i compagni, oltre al fiuto del gol e la voglia di lottare. Il fuoco che ha dentro l'ha fatto emergere in questo momento. Accostamento a Morata? Sì, qualcosa in comune c'è. Patrick mi è sempre piaciuto perché è un combattente, è affamato di gol. A volte diventava un suo limite perché si innervosiva se non riusciva a segnare... Era bello vedere con quanta voglia cercava il gol".

La stessa fame di Inzaghi?
"Quella che hanno tutti i grandi bomber, di tutti quelli che vivono per andare in rete. Lui non è solo un finalizzatore, ma è un giocatore che può aiutare la squadra, lotta su ogni pallone e fa anche il lavoro sporco".

Adesso cosa gli consiglia?
"Di stare tranquillo e di pensare di non essere arrivato. Deve pensare che sta avendo la fortuna di vivere un sogno e ha avuto la bravura di sfruttare l'occasione che ha avuto. Deve pensare che, però, non ha ancora fatto niente perché nel calcio si dimentica velocemente dei calciatori. Deve continuare a lavorare come prima".

Da Cutrone a Locatelli passando per Zanellato e Donnarumma, una generazione di fenomeni...
"Vanno fatti i complimenti al settore giovanile del Milan che negli ultimi anni ha portato in prima squadra molti giocatori: Donnarumma, Calabria, Locatelli, Cutrone e Zanellato ma ci sono anche Felicioli e Crociata molto importanti. Filippo Galli ha lavorato molto bene e questo è il frutto di un lavoro iniziato cinque anni fa".

Lazio a parte, hanno vinto tutte le big: come vede il campionato?
"Juve e Napoli partono avvantaggiate perché hanno già un gruppo solido. Poi ci sono anche Milan e Inter che possono dire la loro e avere un ruolo importante".

Un giudizio sull'esordio del Var?
"Un valido aiuto, in questa prima giornata ha dato risposte importanti. Può togliere lo scetticismo e i luoghi comuni che nel calcio sono all'ordine del giorno".

Ora è allo Jiangsu Suning con Capello, come sta vivendo questa esperienza?
"Un'esperienza molto bella. Ho accettato questo incarico perché ero molto lusingato dalla chiamata di Capello e volevo completare il mio percorso di crescita. Ora sono al fianco di un grande allenatore, sono giovane e ho ancora tanto da imparare. Sono molto contento e anche la squadra sta crescendo. Eravamo ultimi in classifica e ora siamo risaliti e ora vogliamo finire in bellezza la stagione. L'obiettivo per il prossimo anno è quello di lottare per le prime posizioni della classifica".

In Cina si parla molto di Milan e Inter?
"Noi abbiamo l'ostacolo della lingua, ma la gente è molto informata su Inter e Milan. I cinesi hanno molta fame di calcio, la nostra presenza aiuta".




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