Berlusconi: "Milan, tante trattative"

Il presidente a Tg Norba 24. "E poi c'è il brand Berlusconi. Il politico più conosciuto al mondo con Obama e Putin"

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Sulla cessione del Milan "non c'è una sola trattativa, ma ce ne sono diverse. Il brand del Milan è in assoluto il più famoso nel mondo, soprattutto in Asia e soprattutto in Cina e a questo si aggiunge il brand Berlusconi che è ancora uno dei tre politici più conosciuti, insieme con Obama e Putin". Lo ha detto Silvio Berlusconi in una intervista al TgNorba24, a Bari.

"La situazione Milan è molto semplice - ha detto ancora Berlusconi - Nel calcio sono cambiate molte cose, sono arrivati i petrodollari e per esempio il Qatar nel Paris Saint-Germain investe ogni anno 250 milioni. E' chiaro che una famiglia non può reggere una competizione con uno Stato".
Per questo, ha proseguito, "ho dovuto prendere atto con dolore di questa situazione e quindi mi sono aperto alla ricerca di qualcuno che volesse, prendendo su di sé il frastuono che deriva dall'essere implicati in una squadra vincente, volesse anche portare questa squadra ancora ad essere protagonista in Italia, in Europa e nel mondo".
"Ancora questo qualcuno non l'ho trovato - ha detto ancora - e quindi continuo la ricerca sperando che vi possa essere qualcuno che, mettendo sulla bilancia i benefici che vi possono essere per se stesso nel mondo possa essere disponibile anche a mettere ogni anno nel Milan quei capitali necessari per potere competere con le squadre che questi capitali li hanno tutti gli anni".
"Se non troverò questo qualcuno - ha concluso - sarò costretto con preoccupazione, ma anche con immenso piacere a continuare a fare io il presidente".

In una intervista alla Gazzetta dello Sport, pubblicata stamattina, il presidnete aveva parlato della cordata cinese appoggiata dal governo di Pechino. "In questo momento non saprei quale sviluppo possa prendere. Anche perché è opportuno fare una premessa doverosa: non ho nessuna voglia, intenzione e necessità di cedere il Milan - ha detto-. Vediamo cosa potrà succedere. Alla luce delle difficoltà che bisogna fronteggiare, ho il dovere di trovare nuove risorse per il Milan".
"Vediamo che cosa potrà succedere. Intanto, al di là del rapporto creato all'epoca sulla scena politica, Xi Jinping sta dimostrando di avere grande rispetto per il calcio italiano, quindi per il Milan - ha proseguito Berlusconi nell'intervista alla Gazzetta - Sia ben chiaro, non mi trovo nelle condizioni di cedere a tutti i costi la società. È innegabile, tuttavia, che da quando nel calcio sono arrivati i petroldollari e gli interventi dal Qatar è molto difficile che una sola famiglia riesca a reggere il peso economico di un club. La Juventus, alla quale faccio i miei più sinceri auguri per il traguardo raggiunto, è una situazione eccezionale.... "Se, da sola, la mia famiglia non può farcela, allora sarà fondamentale reperire investitori capaci di contribuire al rilancio del Milan. Mi pare di aver capito, però, che quanti si interessano all'acquisto della società pongano come condizione essenziale la mia partecipazione alla loro avventura".

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