Lazio, Luis Alberto sfida la Juve

Il trequartista biancoceleste assicura sul big match di sabato 14 ottobre: "Loro non vogliono vendicarsi della Supercoppa"

  • A
  • A
  • A

Manca meno di una settimana a Juventus-Lazio, ma Luis Alberto già non vede l'ora di giocare la sfida di sabato alle 18 all'Allianz Stadium. Trattandosi di campionato, il trequartista biancoceleste ha sgombrato subito il campo da equivoci: "Non credo che per loro sarà un'occasione per vendicarsi della Supercoppa Italiana. Sicuramente sarà una grande partita complicata, ma sappiamo che possiamo batterli perché lo abbiamo già dimostrato".

Lo spagnolo, intervistato da Radio Marca, ha indicato la possibile strategia per la Lazio nel big match: "Dovremo cercare di metterli in difficoltà provando a giocare il nostro calcio, tenendo il pallone e sfruttando al massimo le occasioni che avremo. Dovremo ripetere il più possibile la gara fatta in Supercoppa, lottando nei primi venti minuti creando loro problemi e, quando possibile, spingersi in avanti".
Il pericolo pubblico numero uno per la difesa capitolina è Paulo Dybala, in cerca di riscatto dopo il rigore sbagliato a Bergamo contro l'Atalanta, ma Luis Alberto conosce già la ricetta per fermare la Joya: "Sappiamo che è un magnifico giocatore ma, per esempio in Supercoppa, soprattutto nel primo tempo, lo abbiamo controllato abbastanza bene".

L'ex canterano del Siviglia ora è un uomo-chiave per Simone Inzaghi, rispetto alla scorsa stagione in cui ha giocato pochissimo: "È cambiato tutto a 360 gradi. Quello di cui avevo bisogno era prendere fiducia in me stesso e rendermi consapevole. Adesso sto vivendo un momento straordinario e intendo continuare così, mantenendo questa fiducia per crescere, migliorare giorno dopo giorno e soprattutto per godermi ciò che più mi piace".

Poi ha aggiunto un pensiero a chi lo hanno sostenuto nell'ultimo anno: "Devo ringraziare chi mi è stato vicino, la mia famiglia che ha creduto sempre in me. Era ciò di cui avevo bisogno per concentrarmi. Ho ricevuto aiuto anche dal mental coach ed è cambiato il mio modo di pensare, la mia maturità, tutto. Non credevo potesse succedere, mi sentivo scoraggiato per qualsiasi cosa e invece era solo questione di lavoro e ritrovare fiducia. Per fortuna ho avuto vicino persone che mi ripetevano che ce la potevo fare e che dovevo insistere".

Per concludere, il numero 18 biancoceleste ha fatto i complimenti ai punti di forza della sua Lazio, mister Inzaghi e Immobile: "Inzaghi è un allenatore che ti sta molto vicino, parla con tutti e mi ha aiutato a ritrovare la giusta fiducia dentro al campo. Ciro è la stella della squadra, speriamo che resti con noi ancora per tanto tempo e che continui così perché non solo fa tanti gol, ma lavora anche molto per la squadra. Quest'anno puntiamo alla qualificazione in Champions League".

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti