Lazio-Keita, risale la tensione

Inzaghi voleva portare in panchina il senegalese a San Siro di rientro dalla Coppa d'Africa

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Risale la tensione tra la Lazio e Keita Baldé. L'attaccante, di ritorno dalla Coppa d'Africa dopo l'eliminazione del suo Senegal, avrebbe dovuto presentarsi a Milano per sedere in panchina nel match dei quarti di Coppa Italia contro l'Inter, ma non si è visto. Un ritardo che non è piaciuto al tecnico Inzaghi e che ha irritato il club biancoceleste: per il 21enne bomber senegalese è in arrivo una multa salata.

"Sono tutti convocati, compreso Keita" aveva annunciato Simone Inzaghi alla vigilia della sfida contro l'Inter. Ma l'attaccante senegalese non si è presentato a Milano come da programmi, costringendo il tecnico a depennarlo dalla lista dei convocati nella mattinata di martedì. Un'altra grave mancanza di rispetto del calciatore che fa risalire la tensione con il club dopo che negli ultimi tempi era tornato il sereno.

Dopo la Coppa d'Africa il presidente Lotito era pronto a tornare alla carica con la proposta di un nuovo contratto da 2 milioni di euro all'anno nel tentativo di convincere il giocatore a firmare il rinnovo dell'accordo in scadenza nel 2018, ma l'ennesimo episodio di insubordinazione potrebbe portare al divorzio in estate. Gli estimatori non mancano all'attaccante ispano-senegalese, a cominciare dal Milan cinese: il patron biancoceleste, però, chiede 30 milioni, cifra considerevole per un calciatore che va in scadenza tra un anno e mezzo. Il giocatore è atteso oggi a Formello per riprendere gli allenamenti.

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