Immobile racconta anche come ha vissuto la sua astinenza per diverse partite: "L'attaccante vive per il gol, ma sono cresciuto, sono più maturo e non ho sentito tanto l'astinenza in queste sette partite. Con il Crotone la squadra aveva bisogno di vincere, avevamo avuto tante occasioni. La rabbia per la prima parata del portiere era perché non ero riuscito a sbloccare la partita, non perché non riuscissi a trovare il gol da diverse gare. Al novantesimo mi sono sbloccato ed è stata una liberazione".

Sul momento della squadra l'attaccante campano ha le idee chiare: "Sarebbe bello e importante consolidare ciò che abbiamo fatto: 37 punti sono tantissimi, sono stati fatti da una squadra nella quale non credeva nessuno. Quando sono arrivato quest'estate non ho trovato un clima sereno. Il mister ha fatto un buon lavoro insieme alla società e abbiamo riportato tanta gente allo stadio. Il nostro desiderio è continuare su questa strada. Siamo giovani, possiamo ancora migliorarci. Sappiamo che abbiamo davanti squadre attrezzate per giocare in Europa, sarà difficile. L'obiettivo della Lazio è arrivare in Europa, dovremo conquistarla sul campo".

"Avere Inzaghi come mister - spiega Immobile - è uno stimolo in più. Ha giocato sempre in Serie A, mi dice in ogni gara quali sono i movimenti giusti da fare. E' un vantaggio per me averlo come tecnico. Si è creato un bel rapporto umano, mi ha voluto fortemente qui, mi ha dato fiducia. Quando ti senti così apprezzato, quando senti queste responsabilità, sei più motivato. Lui mi ha scelto e io cerco di dare il massimo per lui, per i compagni, per la maglia e per la gente".