Allegri: "Non siamo dei brocchi"

Il tecnico bianconero: "Derby d'Italia che vale un pezzo di scudetto, ma si deciderà tutto il 20 maggio"

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Sereno ma soprattutto fiducioso. Massimiliano Allegri non ha paura che la Juve cada in un vortice di risultati negativi, né che le voci su liti negli spogliatoi ("Tutto falso") o la presenza dei tifosi a Vinovo possano scoraggiare i bianconeri: "Non è il momento più difficile da quando sono qui, all'inizio era peggio. Ora dobbiamo pensare a giocare e a vincere: non siamo diventati dei brocchi. Lo scudetto non si decide a San Siro, ma il 20 maggio".

È il periodo più tribolato della sua gestione da allenatore della Juve, tra tifosi, voci di spogliatoio, ecc?
"No, dai. Quando sono arrivato era un po' peggio. I tifosi sono venuti per far sentire la loro vicinanza e per sostenerci in questo finale di stagione. Sulle voci di spogliatoio: dispiace sentire queste cose, che sono senza fondamento. Vanno a toccare la professionalità di tutti. Non è la prima volta, noi ce le facciamo scivolare addosso serenamente. Abbiamo in ballo due obiettivi da centrare, faremo il possibile per farlo. Come in tutte le cose della vita ci sono dei momenti in cui le cose vanno più o meno bene, ma non vuol dire che la squadra è passata da essere piena di fenomeni imbattibili a una squadra di brocchi. L'equilibrio deve regnare. Giochiamo il derby d'Italia in uno stadio meraviglioso, contro una squadra che ha preso 2 gol nelle ultime nove partite. Il campionato non si decide tra domani e domenica, nel calcio succedono tante cose".

È più carico o più preoccupato per questo finale di stagione?
"Mi diverto perché le cose piatte non mi piacciono. Mi diverte che ci sia ancora uno scudetto da giocare ma ho pensato ad una cosa: contro il Napoli abbiamo fatto 9 falli e subiti il doppio. Non va bene, a San Siro bisognerà fare una partita tosta".

Perché la Juve ha rallentato in questo periodo?
"Non dobbiamo essere pensierosi: più lo siamo e meno giochiamo bene. C'è da giocare una partita di calcio. Nell'ultimo periodo abbiamo fatto delle buone partite. A Crotone abbiamo fatto una brutta partita e abbiam preso un tiro e un gol. Col Napoli partita brutta di entrambe e abbiam preso gol al 90'. Ecco, tanti gol alla fine presi: dobbiamo stare attenti fino in fondo".

Dybala come sta? Gioca?
"Situazione normale, ha un mese per dare un grosso contributo alla Juve, come tutti. Contano gli obiettivi della squadra. Paulo sta bene, è normale che tutti si aspettavano qualcosa di più, ha anche l'obiettivo del Mondiale. Dovrà ripulirsi la testa da questa settimana. La delusione ci sta i primi due giorni dopo il match col Napoli. Ora bisogna essere bravi a scrivere un altro pezzo di storia".

Come state?
"Tutti a disposizione tranne Sturaro e De Sciglio, oltre a Chiellini che ha finito la stagione. Anche Bernardeschi sta bene".

Ha in mente una formazione stile quella del Bernabeu?
"A Madrid è stata una partita a sè. Domani sarà un match nel quale a partita in corso si potranno fare cambi più offensivi o difensivi. Non serve parlare troppo, noi dobbiamo lavorare con serenità senza perdere certezze. Capita di perdere una partita, ma spesso un passo indietro te ne fa fare due avanti".

Negatività dell'ambiente cosa ne pensa?
"I tifosi hanno il diritto di essere delusi per domenica scorsa, ma tutti stanno facendo il massimo per raggiungere gli obiettivi. La squadra non è demoralizzata, noi siamo lì per combattere".

Mandzukic è in forma? Sarà titolare?
"È probabile che giochi".

È preoccupato dai punti persi e da quello che può succedere?
"Quello che è stato fatto è fatto. Domani a livello matematico lo scudetto non viene consegnato. Nel calcio in un minuto cambiano le stagioni. Da Crotone e Napoli due bastonate, magari domani e domenica accadrà il contrario".

Come vive questa fase dei tifosi che sono stati un po' critici?
"Io li rispetto, da sempre. Quando uno lavora bene, con serenità e porta i risultati, è tranquillo. Ci sono andate male due partite, pensiamo all'Inter, al Bologna, alla Coppa Italia. Un mese da vivere con entusiasmo e spensieratezza, così sarà molto probabile vincere lo scudetto. Se invece ci tireremo dietro la negatività. L'avevo detto che lo scudetto si sarebbe deciso il 20 maggio. È in linea con ciò che mi aspettavo".

Barzagli titolare?
"Sì, potrebbe giocare da titolare. Contro il Napoli aveva una mezza infiammazione al tendine e non era in grado di giocare per 90', per quello non l'ho messo".

Questo finale di stagione le dà più stimoli anche per il futuro, per rimanere?
"Io la decisione l'ho presa un anno fa, quando ho firmato per la Juve. Avere il Napoli vicino è uno stimolo in più per fare bene. Pensiamo all'Inter, ha subito solo 23 gol in campionato, Spalletti ha fatto un grande lavoro. Vale un pezzo di scudetto".

Difesa a tre contro l'Inter?
"Assolutamente no".

Si aspetta una partita come quella dell'andata?
"All'andata fu una delle migliori Juve, loro non ebbero occasioni. Sarà una partita diversa".

Cosa pensa dei "gufi"?
"La Juve deve solo giocare a calcio. 80mila a San Siro? È sempre così. Partita straordinaria da giocare con testa, tecnica, voglia e sacrificio".

Chi gioca terzino destro?
"Domani giochiamo a due, senza terzini..." (ride, ndr).

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