Triplete, Bonucci adesso ci crede

Il centrale: "Il passaggio del turno ci ha dato più consapevolezza nei nostri mezzi"

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Dopo aver fatto fuori il Barcellona dalla Champions, la Juve punta al bersaglio grosso. E Leonardo Bonucci non si nasconde: "Il Triplete? Siamo in corsa in tutti e tre gli obiettivi, sono raggiungibili, quindi adesso è tutta una questione di testa". "Questo passaggio del turno contro i blaugrana infonde in noi ancora più autostima, più fiducia, più consapevolezza nei nostri mezzi", ha aggiunto il centrale bianconero.

"Fare un'impresa come quella dei 180 minuti contro il Barcellona, senza mai realmente soffrire contro una tra le due o tre squadre migliori al mondo, fa si che oggi questa squadra possa ambire al traguardo più importante, che è quello della Champions League"; ha proseguito Bonucci parlando del doppio confronto col Barça. "Credo che sia un segnale di presenza, di forza, sia per le squadre che parteciperanno al sorteggio domani, sia per noi stessi - ha aggiunto a Sky Sport -. Questo è un momento particolare, sei al limite. Basta sbagliare l'approccio ad una partita e hai compromesso tutto quanto di buono fatto finora".

"In Champions sono rimaste le quattro squadre che hanno dimostrato sul campo di essere le migliori d'Europa, ora da parte nostra ci deve essere la voglia di arrivare fino in fondo - ha spiegato il centrale bianconero -. Il passaggio del turno contro il Barcellona deve essere un punto di partenza: sicuramente, oltre alla nostra consapevolezza, abbiamo acquisito un grande rispetto da parte dei nostri avversari".

Con lo sguardo rivolto già ai prossimi avversari, Bonucci analizza la doppia sfida col Barcellona. "Credo che l'impresa sia stata sui 180 minuti: abbiamo fatto una grande fase offensiva nei primi 45 minuti della prima partita, e quello ha fatto la differenza, poi siamo arrivati a Barcellona consapevoli di poter fare la partita che poi abbiamo fatto, concedendo poco e creando qualche occasione sulle ripartenze - ha detto Leonardo -. Siamo stati poco lucidi nell'ultimo passaggio, nella decisione finale, ma credo che ieri sera sia stata fatta, da parte della Juventus, una grandissima partita".

Quanto all'obiettivo Champions, Bonucci ha le idee chiare: "Ci sono chances importanti per poter arrivare a Cardiff ed alzare questa coppa, però ora è tutto un gioco mentale, bisogna rimanere coi piedi per terra senza farci trascinare dall'esaltazione ma rimanere compatti e, come ci siamo detti ieri sera nello spogliatoio, restare con la testa 'nel carroarmato' e andare avanti". "Se becchiamo il Barcellona, passiamo", aveva detto in maniera profetica Bonucci prima del sorteggio. Detto, fatto. E ora? "Ho già fatto una nuova profezia per le semifinali, ma per ora la tengo segreta, come avevo fatto per il Barcellona...".

Poi qualche parola sui tre attaccanti simbolo delle squadre rimaste in corsa: Cristiano Ronaldo, Mbappe' e Griezmann. "Cristiano Ronaldo non lo scopriamo adesso, da anni si gioca il Pallone d'oro con Messi e dimostra di essere uno dei due migliori giocatori al mondo - ha spiegato Bonucci -. Mbappe' è la grande sorpresa, fa tanti gol importanti in un Monaco che gioca bene e che non ha paura di giocarsi la partita. Nei prossimi anni diventerà sicuramente uno dei migliori attaccanti al mondo". "Griezmann è un altro talento, cresciuto molto negli ultimi anni con Simeone, con grande consapevolezza nei propri mezzi: ad oggi è uno di quei pochi giocatori che in una squadra europea fa davvero la differenza", ha aggiunto il numero 19 bianconero.

Capitolo difesa: "Parlerei più di 'fase difensiva' che di difesa, perché il lavoro che fanno i due attaccanti e che fanno i due esterni permette a noi difensori di essere molto facilitati nel leggere le situazioni, nell'essere coperti quando magari andiamo in pressione e nel leggere le giocate sporche che arrivano dai centrocampisti e dai difensori avversari. Ad oggi è aumentata la consapevolezza in noi stessi - ha spiegato - sappiamo che per fare grandi risultati serve una grande fase difensiva alternata ad una fase offensiva con grande cinismo e lucidità da parte degli attaccanti. Soprattutto nei calci piazzati, quest'anno abbiamo fatto la differenza: credo che questo sia uno dei segreti che ha questa Juventus per ambire al Triplete".

Infine qualche battuta su Messi, a cui ha chiesto la maglia alla fine della partita al Camp Nou. "Ci tenevo a portare la maglietta di Messi nella mia collezione privata: è un cimelio che sicuramente fara' piacere a mio figlio Lorenzo, che è un amante del calcio", ha spiegato. "Mi ha fatto sorridere stamattina, quando ho visto il video con Chiellini, vedere che il tutto e' stato interpretato come una 'ripresa' da parte sua, ma non è stato assolutamente così - ha precisato il centrale bianconero -. Se vediamo la partita, più di una volta ci siamo toccati, abbracciati, incitati, 'schiaffeggiati' per tenere alta la pressione, in una partita in cui serviva mantenerla tale per 95 minuti. In quel caso mi ha semplicemente dato un "cazzotto" per caricarmi, perché avevamo preso una punizione a favore al 90' ed entrambi viviamo di adrenalina".

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