Tiri, cross, sponde e un'indicazione tattica preziosa per Allegri: luci e ombre (poche) dell'esordio di CR7

Alla prima con la Juve, il portoghese in campo per 95 minuti: spostato a sinistra ha dato il meglio di sè

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Meglio a sinistra, senza ombra di dubbio. Meglio quando ha avuto più campo davanti a sè e la possibilità di convergere per calciare o cercare l'appoggio per i compagni. Ma sempre e comunque presente anche quando ha giostrato centralmente davanti a Cuadrado, Dybala e Douglas Costa. Cristiano Ronaldo non ha segnato ma il suo esordio contro il Chievo è senz'altro positivo: avrà tempo per abituarsi al calcio italiano, al Bentegodi ha però subito toccato con mano che in Serie A c'è da faticare ovunque.

Nulla di trascendentale per il portoghese, i numeri sono in ogni caso dalla sua parte: quattro tiri nello specchio, 3 fuori, 1 respinto. tredici le palle perse, 2 quelle recuperate, 27 i passaggi riusciti, 4 i cross. Due invece i falli subiti, uno commesso. Sorrentino si è superato nella ripresa respingendo un suo destro a giro insidiosissimo, Cacciatore ne ha sporcato una conclusione a tu per tu col portiere del Chievo.

Insomma, 95 minuti senza gol, con tante buone cose e la sensazione confermata sul campo che la sua sola presenza intimorisce gli avversari. Ma soprattutto un esordio che ha dato una indicazione tattica preziosa di cui Allegri dovrà tenerne conto.

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