La Juventus cala il pokerissimo

All'Olimpico grande serata dell'argentino che provoca l'autogol di Gentiletti e realizza il 2-0. Biancocelesti in crisi nera: sul tecnico lo spettro di Lippi in tribuna

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Nel primo anticipo della 15a giornata di Serie A, la Juve batte 2-0 all'Olimpico la Lazio, conquista la quinta vittoria di fila e aggancia la Roma al quarto posto. Grande protagonista Dybala: al 7' con un tiro-cross provoca l'autorete di Gentiletti, poi al 32' trova il raddoppio da fuori area. I biancocelesti, che non vincono dal 25 ottobre, sempre più in crisi. Pioli non sfata il tabù Juve e su di lui aleggia lo spettro di Lippi in tribuna.

Antipasto succulento di campionato quello dell'Olimpico tra due squadre che stanno attraversando un momento diametralmente opposto. La Lazio è in crisi nera, in campionato non vince dal 25 ottobre (3-0 al Torino), ha conquistato un punto nelle ultime cinque partite (sempre in casa contro il Palermo) e ha collezionato cinque ko negli ultimi 7 incontri. La panchina di Pioli è davvero incandescente, la pazienza di Lotito è ormai sul punto di finire. La Juve per il tecnico è un autentico tabù: in 11 precedenti il bilancio davvero magro è di tre pareggi e ben otto sconfitte. Se a questo dato aggiungiamo che la Lazio non batte la Juve in campionato da 12 anni, ecco che il venerdì biancoceleste rischia seriamente di essere un "black friday". Pioli lancia Klose e Kishna dal primo minuto, mentre Felipe Anderson (come a Empoli) parte dalla panchina.

Al contrario la Juve è in costante ascesa. Il mese di novembre ha regalato ad Allegri 4 vittorie e fatto ritrovare consapevolezze che sembravano essere state perdute nella prima parte di stagione. L'Olimpico biancoceleste porta bene ai bianconeri: nelle ultime 10 sfide 7 vittorie e tre pareggi. Un talismano, insomma. E in caso di vittoria, per una notte Buffon e compagni si ritroverebbero al quarto posto a parimerito con la Roma. Allegri ha parecchie defezioni a centrocampo, la più pesante la squalifica di Pogba, ma c'è il talismano Marchisio: con lui in campo in questa stagione mai una sconfitta. Largo al 3-5-2 con Asamoah mezzala, mentre in attacco ancora panchina per Cuadrado e Morata: la coppia d'oro Mandzukic-Dybala non si tocca.

Come ad Empoli per la Lazio la gara si mette subito in salita: Mauricio respinge sui piedi di Dybala un cross di Alex Sandro, tiro-cross dell'argentino che incoccia le gambe di Gentiletti. Al 7' Juve avanti al primo affondo, per la squadra di Pioli sesto gol preso nei primi 15'. I padroni di casa si innervosiscono e le lacune emerse nelle ultime settimane vengono subito a galla. Chiellini e compagni sono bravi a stare corti e a issare un muro davanti a Buffon, spettatore non pagante del primo tempo. Accorti e micidiali, con un Dybala imprendibile per il duo horror Gentiletti-Mauricio. Proprio un errato appoggio di testa del brasiliano aziona Asamoah, palla a Mandzukic e poi per Dybala che stoppa di destro, si alza la palla e controlla di coscia prima di far partire un sinistro da fuori che finisce nell'angolino. Splendida l'esecuzione, ma Marchetti non appare esente da colpe. E' da poco passata la mezzora e l'Olimpico è ammutolito. La reazione non c'è, Klose è troppo solo, Milinkovic Savic e Kishna peccano in personalità e i senatori non riescono a dare la scossa. Le ammonizioni a Gentiletti, Mauricio e Radu testimoniano allo stesso tempo nervosismo e impotenza. I fischi dell'Olimpico accompagnano i capitolini negli spogliatoi.

Pioli lascia negli spogliatoi l'impalpabile Kishna e il claudicante Candreva: dentro Felipe Anderson e Keita. La ripresa si apre con una protesta biancoceleste per un contatto Barzagli-Radu al limite: Banti fa proseguire. I due nuovi entrati regalano un po' di vivacità, ma la Juve controlla senza troppi patemi e appena può riparte con Dybala. L'impegno non manca per i padroni di casa, ma davanti a Buffon c'è un autentico muro. I tiri da fuori di Milinkovic, Parolo e Keita fanno il solletico al capitano. La Juve chiude bene gli spazi, è cinica e determinata come piace ad Allegri. Difficilissimo farle gol, soprattutto quando passa in vantaggio. La Lazio sprofonda al 10° posto, la Juve (almeno per una notte) sale al quarto posto. Agganciando l'altra squadra della capitale. Un brodino davvero amaro per i tifosi biancocelesti, in piena contestazione con la squadra. La panchina di Pioli traballa sempre più: la Sampdoria prossima rivale ha la classica sagoma dell'ultima spiaggia. E Marcello Lippi in tribuna è uno spettro davvero ingombrante...

Mauricio 4,5 - C'è il suo zampino in entrambi i gol bianconeri. Disastroso
Marchetti 5 - Grave l'indecisione sul gol di Dybala
Kishna 5 - Getta al vento la chance che gli concede Pioli con un primo tempo incolore

Dybala 7,5 - Procura l'autogol di Gentiletti e realizza il 2-0 che chiude la gara. Spina nel fianco
Alex Sandro 7 - Propositivo in avanti, è migliorato molto anche in copertura
Mandzukic 6,5 - Non segna e non tira, ma il suo lavoro è davvero prezioso

LAZIO-JUVENTUS 0-2
Lazio (4-2-3-1): Marchetti 5; Basta 5,5, Gentiletti 5, Mauricio 4,5, Radu 5,5; Biglia 6, Parolo 6; Candreva 5 (1' st Felipe Anderson 5,5), Milinkovic-Savic 5 (24' st Matri 5,5), Kishna 5 (1' st Keita 6); Klose 5. A disp.: Berisha, Guerrieri, Hoedt, Braafheid, Konko, Cataldi, Djordjevic. All.: Pioli 5
Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 6, Sturaro 6, Marchisio 6,5, Asamoah 6,5 (24' st Evra 6), Alex Sandro 7; Dybala 7,5 (35' st Cuadrado sv), Mandzukic 6,5 (37' st Morata sv). A disp.: Neto, Rubinho, Rugani, Padoin, Vitale, Lemina, Zaza. All.: Allegri 6,5
Arbitro: Banti
Marcatori: 7' aut. Gentiletti, 32' Dybala
Ammoniti: Gentiletti, Mauricio, Radu, Parolo, Klose (L), Mandzukic, Alex Sandro, Evra (J)

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