Marotta "Morata? Pronti a trattare"

L'ad bianconero su Premium Sport: "Pogba non è sul mercato"

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Intervenuto a Premium Champions, Beppe Marotta ha parlato di Morata: "Lui vuole rimanere. Nelle prossime settimane dobbiamo arrivare assolutamente a una conclusione. In caso negativo, dovremo muoverci su eventuali sostituti. Florentino Perez sa sicuramente cosa deve fare, ma magari andremo a trattare Morata in un contesto più ampio, che possa coinvolgere altre situazioni. Isco? È un ottimo giocatore, ma credo che il Real se lo terrà molto stretto".

A giorni potrebbe arrivare l'ufficialità del rinnovo del contratto di Massimiliano Allegri: "Ci vedremo in questi giorni. Entrambe le posizioni sono di grande soddisfazione e troveremo sicuramente un accordo. Il suo gradimento dell'esperienza alla Juve è totale, come noi siamo orgogliosi e contenti di averlo. Tutto il resto è un atto formale, l'importante è la consistenza del rapporto e il rapporto è splendido. Arriverà il momento in cui questo rapporto si concluderà, il calcio è fatto di cicli, ma siamo solo al terzo anno e ci sono ancora esperienze e traguardi da conseguire assieme". E su Bonucci, un altro giocatore al centro del mercato: "Leonardo ha intenzione di giocare ancora tanti anni qui con noi". E su Cuadrado: "Dobbiamo parlare con il Chelsea, ci incontreremo con loro per capire quali saranno le loro intenzioni. André Gomes? Non è vicino, ma è un giocatore importante e di prospettiva che farebbe bene in un grand club. Bernando Silva? E' un giocatore duttile, si adatta a ricoprire diversi ruoli e ha grandi capacità. Non lo abbiamo trattato, ma è ancora presto. Le vere trattative inizieranno al termine di Champions, Europa League e campionato".

E su Pogba, al centro di tantissime voci di mercato: "Le voci sulla percentuale a Raiola? Siccome Pogba non è sul mercato non ci siamo posti problemi sull'eventuale percentuale agli agent. Paul ce lo vogliamo tenere molto stretto ancora per molti anni. Mercato? Bisogna mixare la squadra con giovani ed esperti e magari mantenendo una matrice italiana. C'è anche da dire che il livello raggiunto è alto e non è facile migliorare, ma si può. I nostri competitor oggi sia chiamano Barcellona, Real Madrid, Psg: non è facile andare sul mercato e migliorare il già molto alto livello qualitativo. Il City ci ha chiesto informazioni su Pogba già l'anno scorso, ma noi abbiamo risposto che non lo volevamo cedere. Insieme a Dybala non nascondo che è il più richiesto: hanno qualità ed è normale che le big europee li tengano d'occhio. Ma la Juve vuole tenere i suoi campioni. Abbiamo ceduto Zidane in passato, l'anno scorso Vidal, ma certe volte bisogna fare scelte diverse e su Pogba posso dire che questo momento non è ancora arrivato".

C'è anche tempo per parlare di Champions, avventura terminata agli ottavi contro il Bayern Monaco: "Un po' di sofferenza c'è, a vedere le semifinali, volevamo esserci noi, ma sono le leggi del calcio e vanno accettate. La Champions è un torneo, non un campionato: in un campionato i valori assoluti emergono, in Champions incidono altri dettagli, come un'espulsione, un campo sfavorevole o un infortunio. Certamente il finale con il Siviglia e quello con il Bayern sono le immagini più di sconforto della nostra Champions. Credo che la Juventus valga assolutamente l'Atletico che quest'anno va a giocarsi la finale. Siamo a un livello ottimo e complice il fatto che alcune squadre siano in involuzione, Barcellona e Bayern a esempio, sono sicuro che avremmo potuto giocarcela fino in fondo. Gli errori arbitrali? Non siamo stati eliminati solo per la non brillante prova dell'arbitro a Monaco, anche se la componente arbitrale ha giocato certamente un ruolo complementare nel nostro destino. Ma fa parte del gioco e, guarda caso, anche il mio amico Rummenigge oggi ha parlato dell'arbitro come feci io in occasione della sfida contro di loro".