Juventus abbiamo un problema. L'allarme in casa bianconera questa volta è suonato direttamente da Genova e ha fatto infuriare Allegri. Un problema di testa e concentrazione, accusa il tecnico bianconero, ma mentre la corsa non è mai stata così affrettata in cima alla classifica, i sei volte consecutive campioni d'Italia stanno inciampando in problemi difensivi importanti. Contro la Sampdoria la Juventus ha fatto una buona partita, come hanno sottolineato i protagonisti, ma è uscita con le ossa rotte per un atteggiamento difensivo mai così scollato in passato. Una squadra deconcentrata nei momenti chiave del match, incapace di mantenere la freddezza giusta dopo il vantaggio di Zapata e la compattezza in difesa che l'ha resa grande negli ultimi anni. Allegri ha più di un problema da risolvere.
Quattordici gol subiti in tredici partite sono numeri che dai bianconeri nessuno si aspettava. Edulcorati da un attacco formidabile ma che, se s'inceppa come a Marassi, mettono a nudo problemi del tutto nuovi. I nuovi acquisti faticano a incidere nell'economia di squadra e il turnover, fondamentale per il doppio impegno bianconero unito alle nazionali, è diventato un rischio troppo grande da prendere per Allegri che, infatti, lo ha pagato. A questa Juventus mancano certezze e solidità, con quel pizzico di ferocia e concentrazione in meno che con l'alzarsi del ritmo e del coraggio avversario ha presentato il conto, prima con la Lazio e poi con la Sampdoria.
"Le partite da qui alla sosta post natalizia ci diranno chi siamo e dove vogliamo andare" ha tuonato Allegri dando una sorta di ultimatum alla squadra. Una scossa auspicata nell'atteggiamento ancora prima che negli aspetti tecnico-tattici, con la vetta a soli quattro punti ma con un ptenziale quarto posto (la Roma ha una gara in meno) che inizia a preoccupare. Dybala ha rotto il digiuno dopo la panchina, ma la sensazione è che ai bianconeri serva una nuova svolta in mezzo al campo sulle orme della scorsa stagione. Il 4-2-3-1 che tanta gioia ha regalato fino a Cardiff è in difficoltà: Allegri è costretto ad inventarsi qualcosa di nuovo.
Se non si è reattivi con la testa, si prende gli schiaffi anche quando non li si merita. Ora reagire con positività che i giorni da qui al 6 gennaio diranno tanto su chi siamo e dove vogliamo andare!
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 19 novembre 2017
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