Szczesny: "Juve? Un passo avanti"

"Aspettavo questo momento da tre mesi, non si può dire di no ai bianconeri". Poi si commuove per l'Arsenal

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La Juventus ha presentato il suo nuovo portiere: Wojciech Szczesny dalla Roma via Arsenal. "E' un momento che aspettavo da due mesi. Sono qui per vincere e migliorarmi. E' un passo avanti nella mia carriera, è impossibile dire di no alla Juventus quando ti chiama". Sarà il secondo di Buffon: "Mi può dare tanta esperienza e imparerò molto allenandomi con lui. Quando Allegri vorrà mi farò trovare pronto". Poi si commuove per l'addio all'Arsenal.

"Sono contentissimo di essere alla Juventus - ha iniziato Szczesny in conferenza -. E' due-tre mesi che siamo in trattativa e finalmente sono bianconero. Ho parlato con Buffon, lui è una leggenda della Juventus e del calcio italiano e sono contento di potermi allenare con lui. Mi potrà dare tanti consigli con la sua esperienza, sarà molto importante per me". Il polacco sarà il secondo portiere della Juventus: "Sono pronto a giocare quando Allegri lo vorrà. Sono consapevole del ruolo di Buffon all'interno di questo club e lo rispetto. Voglio imparare da lui e crescere al suo fianco per essere alla sua altezza, ma sono a completa disposizione del mister e mi farò trovare pronto quando mi chiamerà". Proprio di Buffon potrà essere l'erede: "Sono fortunato perché non sento molto le pressioni. La capisco, ma non provo pressione. Voglio migliorarmi e cercherò di rappresentare il club ai massimi livelli".

Nel passato recente di Szczesny c'è stata la Roma, una rivale della Juventus: "Quando in Italia una squadra come la Juve ti chiama, in pratica hai già scelto. Quando ho saputo che i bianconeri mi cercavano non ho mai avuto dubbi sull'accettare. Ho passato due anni fantastici a Roma dove sono cresciuto molto, ma ora sono onorato di far parte di questo club". I passi avanti del polacco nella sua esperienza sono stati evidenti: "Credo che nel calcio non si finisca mai di migliorare. In Italia ci si allena diversamente anche in porta rispetto alla Premier, c'è più attenzione ai dettagli e ho potuto migliorare alcuni aspetti tanto da meritarmi la Juve. Da Buffon potrò imparare anche a diventare un leader in campo come nello spogliatoio".

Il ruolo da riserva non lo spaventa: "Se credi in te stesso la scelta è facile. So che non giocherò come vorrei quest'anno, ma sono pronto alla sfida e a fare un passo in avanti nella mia carriera. La Juventus è un grande step in questo senso e credo di avere le capacità per farmi trovare pronto. E' un'occasione importante e la scelta migliore che potessi fare. Non ho ancora parlato con Allegri, ma sono qui perché a 27 anni voglio vincere qualcosa e qui alla Juventus pensano solo alla vittoria. Qui c'è la mentalità giusta ed è stato lo stimolo che mi ha portato qui". In bianconero ritroverà Pjanic, suo compagno in giallorosso: "Ogni giocatore vuole vincere e un modo per diventare più forti è giocare per la Juventus. Qui ti danno tutto per diventare il migliore e penso sia lo stesso pensiero che ha fatto Miralem l'anno scorso. Manolas? Non mi interessa parlare di mercato".

"Ho parlato con Glik che mi ha parlato molto bene della città e mi darà una mano per qualsiasi cosa abbia bisogno. I miei ex compagni alla Roma sapevano che sarei venuto qui, erano preparati e disposti ad accettare la cosa". La Juventus è qualcosa di speciale anche per uno come lui abituato a giocare ad alti livelli: "Ripeto, qui vogliono vincere trofei e durante i miei due anni in Italia hanno vinto tutto in Italia e quasi due volte la Champions. Questo è il livello a cui aspiro e dove voglio giocare. Spero di poter vincere la Champions League qui, anche per Buffon che nel caso non smetterebbe". Boniek? "Non ho parlato con lui di questa decisione perché è una mia scelta. Ho solo parlato con Glik per sapere com'era la città, non per altro".

Qualche rimpianto per l'Arsenal tanto da commuoverlo: "Ho giocato 11 anni della mia carriera... scusate".

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