Juventus, Agnelli: "Ossessione Champions? Vinciamola"

Il presidente bianconero: "Spero in un ritorno di Milan e Inter. Noi non invertiremo la nostra rotta"

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Andrea Agnelli parla a tutto tondo della sua Juventus in un'intervista a 'Tuttosport' e non può che partire dalla Champions League. "Come si batte l'ossessione? Vincendola! Non esiste altra strada. Sono un tifoso deluso per gli ultimi 45 minuti però il tifoso deve aver presente il percorso compiuto negli anni. E' una competizione in cui sbagliare anche soli 20 minuti può essere determinante. Però valutare una stagione così sarebbe sbagliato".

Il presidente bianconero torna sulla sconfitta di Cardiff contro il Real Madrid e smentisce le voci su attriti o problemi negli spogliatoi nell'intervallo: "Come avviene in tutte le partite sono sceso negli spogliatoi prima, nell'intervallo e dopo. Vado sempre nello spogliatoio. E sono stato testimone oculare. A Cardiff non c'è stato nessuno screzio, nessuna baruffa. Sei scudetti e 3 coppe Italia di fila? Il vero significato di ciò che è stato compiuto lo comprenderemo tra tanti anni. Questa finale per me è una tappa di passaggio. Rappresenta la base sulla quale edificare i prossimi sette anni".

Andrea Agnelli risponde anche a chi giudica la serie A poco allenante in vista delle sfide europee e sottolinea che serve una riforma dei campionati: "Il livello del nostro torneo è elevato, all'interno c'è un campionato di prima e seconda fascia. E uno di terza fascia. Certo, sono mancate le milanesi ma guardiamo cosa avviene altrove. Dal prossimo anno l'Italia riavrà quattro posti in Champions anche grazie alla Juve e spero che alle nostre spalle riappaiano Inter e Milan. La riforma? E' indispensabile perché c'è troppa differenza fra i tornei in Europa".

Il presidente bianconero parla di mercato senza però entrare nello specifico, ma garantisce rinforzi importanti: "Quest'anno supereremo i 400 milioni di fatturato, proventi non ricorrenti esclusi. Certamente non invertiremo la rotta. Siamo una Juventus completamente diversa e di dimensione realmente internazionale. Dobbiamo mantenere la stessa concentrazione che avevamo nel maggio 2010". Infine una battuta su Conte e Buffon: "Oggi non è previsto un ritorno di Conte. Gigi futuro presidente? Deve solo pensare al suo presente e quindi al campo".

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