Juve-Milan: Allegri si gioca la rimonta scudetto, Mihajlovic la tranquillità ritrovata

La sfida di Torino: ecco chi rischia di più. Le ragioni di un match delicatissimo

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Juve-Milan, ovvero il gioco delle parti e delle parole in attesa del responso del campo. Beppe Marotta che chiede ai suoi il terzo posto, come obiettivo minimo; John Elkann che vuole il quinto scudetto, per non perdere il vizio. Dall'altra parte Adriano Galliani che gioca d'anticipo dichiarando quando sia solida la panchina di Mihailovic. Parole, parole, parole. Dichiarazioni d'intenti che sabato potrebbero essere smentite da ciò che accadrà allo Stadium perchè innegabilmente in questo “clasico” all'italiana rischiano tutte e due.

Di più, ma non di molto, i bianconeri. Perche giocano in casa , allo Stadium dove però hanno sempre sconfitto i rossoneri; perchè la loro classifica - a meno 9 dalla vetta - non permette ulteriori passi falsi, perchè dopo due vittorie contro Atalanta ed Empoli, cadrebbe nel nulla il tentativo di ritrovare la continuità d'un tempo, perchè la Juventus - non va dimenticato - è la squadra campione d'Italia, e perchè per Max Allegri l'alibi delle partenze nobili - Pirlo, Vidal, Tevez - dopo 13 giornate reggerebbe ma fino ad un certo punto. E inevitabilmente riapparirebbero tronfi e a petto in fuori i suoi denigratori. Il Milan, per le ragioni opposte a quelle sopraccitate, rischia leggermente meno: perché gioca in trasferta, perché la classifica è seppur di soli due punti, migliore rispetto a quella della Juventus, e avendo quindi a disposizione due risultati su tre può legittimamente ambire di poter continuare a guardare dall'alto la rivale anche dopo i 90 minuti di sabato. Sebbene lo 0-0 interno con l'Atalanta abbia parzialmente spento gli entusiasmi accesi dalle precedenti 3 vittorie consecutive, il Milan non può permettersi con una sconfitta di vanificare quanto ha prodotto nelle ultime 5 partite per un totale di 11 punti: per non ritrovarsi ancora più distante dalla zona Champions, per non alimentare perplessità sulla la bontà del modulo adottato nelle ultime gare e per non rendere nuovamente traballante la “solida” panchina di Sinisa Mihailovic. Comunque vada sarà un insuccesso: il Milan non può assolutamente perdere, la Juventus deve assolutamente vincere.

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