Juve, Marchisio rinnova fino al 2019

"Voglio continuare a vincere e vestire la maglia numero 8". Agnelli: "Pogba incedibile? Solo dal 1° settembre"

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Claudio Marchisio e la Juve proseguiranno assieme fino al 2020: lo hanno annunciato in una conferenza alla presenza di Andrea Agnelli. "Claudio è già leggenda, è un senatore. Sarà determinante per spiegare cos'è la Juventus e cosa rappresenta", ha detto il presidente. Poi il centrocampista: "Voglio continuare a vincere e per riuscirci dovremo iniziare da zero come ogni anno. Il numero 10? Tengo il mio 8, il 10 è giusto che vada a un fuoriclasse".

"Oggi è una giornata ricca di annunci ufficiali, una giornata importante. Ci sono due cose da dire: è da pochi minuti che è stato trasferito Pirlo a NY, che ha fatto un ringraziamento sincero verso tutta la Juve. Sono stati quattro anni indimenticabili, qui sarà sempre a casa. Gli auguriamo le migliori fortune. E poi poco fa Allegri ha rinnovato per un anno di più. Si è integrato in maniera perfetta con la società, contribuendo a far fare il salto di qualità alla squadra. Ma la giornata è dedicata a Claudio, una giornata importante anche per me. Lui è il sogno di ogni bambino, arriva in prima squadra dalle giovanili, portando anche la fascia di capitano".

"Claudio è già leggenda, è un senatore visto che resterà con noi per altri cinque anni. Adesso la squadra è stata ringiovanita, merito di Marotta, Paratici e Nedved. Questo ci fa ben sperare per il futuro. Per questo, il ruolo di Claudio sarà determinante per spiegare cos'è la Juventus e cosa rappresenta. Quattro anni fa ci siamo guardati negli occhi e mi disse che non voleva uno dei pochi a non vincere niente con questa maglia. Da allora è noto cosa è successo".

"Adesso si riparte da zero, siamo tutti alla pari in campionato e in Champions League. Quello che è stato fatto non conta. Adesso ci sarà da faticare per gioire a fine stagione. Claudio è la Juventus e sa che il successo più importante è il prossimo".

Cosa dice del rinnovo di Allegri?
"C'è poco da aggiungere a quello detto lo scorso anno. L'importante era avere la Juve competitiva a primavera. I risultati sono stati straordinari, merito di Max che ha fatto crescere la squadra".

Con Tevez è stato uno strappo più che un addio?
"Tevez è ancora un giocatore della Juve se non sbaglio. Abbiamo parlato con lui a gennaio e da allora ha manifestato la sua volontà di poter tornare in Argentina per questioni personali. Il presidente Angelici è venuto a trovarmi e con lui e con Carlos il rapporto è sempre stato chiarissimo. Per il resto ne parleremo più avanti.

Pogba è incedibile?
"Nel calcio non c'è nulla di assoluto. Ricordo il caso Vieri... I giocatori sono incedibili solo dal 1° settembre...".

Tavecchio vorrebbe chiudere la vicenda Calciopoli, le risulta?
"Sappiamo qual è la situazione per il 2006. La nostra posizione non è cambiata, finché non ci saranno le motivazioni del terzo grado di giustizio è difficile esprimersi. Siamo disponibili al dialogo, non flessibili".

I tifosi devono aspettarsi qualche altro regalo dal mercato?
"Sono cose che spettano a Marotta, Paratici e Allegri. Spetta a loro decidere".

"Ringrazio il presidente per le sue parole. E' un giorno pieno di emozioni come nel 1993 quando mi presentai al primo allenamento con la Juve. Sono passati tanti anni e ho la fortuna di proseguire per altri 5 anni. Non è un punto di arrivo, anzi. Voglio continuare a vincere. Adesso è vero si riparte da zero. Arriviamo da quattro anni incredibili, nulla è stato semplice. Adesso devono saperlo anche i nuovi arrivi".

Non ti sei mai stufato di stare qui?
"Stando in una squadra come la Juve non è mai facile. Ma ho sempre voglio di migliorarmi. Ho passato momenti stupendi e meno belli. Bisogna trovare sempre la forza".

Come ti immagini la tua nuova vita da regista?
"Non si può avere l'eredità di Pirlo, perché sono completamente diverso. Andrea è stato un giocatore importante per la squadra e anche per me, perché guardandolo ogni giorno mi ha aiutato tanto. Imparare da uno come lui è stato ancora più semplice. Per il resto spetterà all'allenatore decidere come dovrò giocare".

Cosa dirai ai nuovi acquisti? Cosa perdete senza Tevez?
"C'è poco da dire, basta vivere lo spogliatoio. Chi è arrivato si è ambientato bene, entrando in un contesto già preparato. carlo ci mancherà, però andiamo a veder echi è arrivato come Khedira e Mandzukic, due giocatori di esperienza che migliorano la rosa".

La finale di Champions aumenta la pressione?
"Abbiamo raggiunto un grande obiettivo, crescendo piano piano. Abbiamo rischiato di uscire subito. Poi abbiamo fatto dei cambiamenti e adesso dovremo proseguire, arrivando sempre nelle prime otto. Il nostro obiettivo è quello".

C'è un grazie particolare da dire?
"Va a tutti quanti, da tutti quelli che ho conosciuto quando ho iniziato, fino al presidente. Non c'è una persona in particolare. Sono in una grande famiglia"

Continuerai con il numero 8?
"Sono legato molto al numero 8 e il 10 è giusto che vada a un fuoriclasse che faccia divertire il pubblico e porti tanti gol. Io voglio continuare con il mio 8".

Cosa ti aspetti dal prossimo anno.
"A questo punto bisogna continuare, non fermarci, per la Juve deve rimanere la normalità giocarci partite importanti in Europa. Vincere lo scudetto sarà ancora più difficile. Milan e Inter stanno lavorando molto ma è ancora presto. L'importante per noi è iniziare bene con la stessa voglia e la stessa fame per vincere il quinto scudetto di fila".

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