"Triplete? Crederci è un obbligo"

Il centrocampista: "Voglio il sesto scudetto e non mi fermo più"

  • A
  • A
  • A

Claudio Marchisio è senza limiti: "Ora il sesto scudetto, il più importante insieme al primo, e poi non bisogna fermarsi finché non smetto di giocare". Il centrocampista della Juventus vuole vincere tutto: "Il Triplete? Obbligo crederci. Arrivati a questo punto della stagione dobbiamo crederci. Abbiamo un bel vantaggio in campionato, siamo in semifinale di Champions e in finale di Coppa Italia, dobbiamo essere convinti", ha detto a Premium Sport.

Per Marchisio un anno complicato dopo l'infortunio: "Come ha sempre detto il mister, e come del resto sapevo anch'io per esperienza di altri compagni che sono passati da questo infortunio, per recuperare ci vuole circa un anno. Un anno nel quale ho avuto alti e bassi, che sono riuscito sempre a gestire nel migliore dei modi".

Il 4-2-3-1 ha segnato la svolta: "Sono sempre stato pronto: quasi ogni anno ci sono cambi di modulo e di posizione, l'adattamento per me non è mai stato un problema. Ora, con questo modulo, abbiamo trovato un equilibrio importante in ogni reparto, con Mario che fa un ruolo che sicuramente non è quello che ha rivestito da quando ha iniziato a giocare, ma lo sta facendo in maniera esemplare, dando un grande esempio di sacrificio a tutta la squadra e recuperando palloni fondamentali che, di regola, un attaccante non ha nelle proprie corde".

In Champions c'è il Monaco: "L'esaltazione deve esserci soltanto durante la partita, dobbiamo avere voglia di dimostrare e fare sempre di più. Bisogna avere sicuramente grande rispetto del Monaco: forse delle quattro squadre rimaste in corsa in Champions è la meno blasonata, però se è arrivata qui e se l'abbiamo già incontrata negli ultimi anni, è perché sta dimostrando non soltanto in Francia ma anche in Europa di avere le carte in regola per potersela giocare fino in fondo. Ha eliminato avversari importanti, e sappiamo bene che saranno due partite molto difficili".

Il gruppo prima di tutto: "La nostra forza è sicuramente il gruppo. Quest'anno sono arrivati altri giocatori importanti, che si sono subito inseriti al meglio, in un contesto che già da anni dimostra il proprio valore. Da quando è arrivato il mister, ogni anno abbiamo fatto dei cambiamenti di modulo, e questo è stato un bene per la squadra, che ha avuto la voglia e l'intenzione di mettersi a lavorare per il cambiamento. Questo è stato sicuramente qualcosa di positivo, come sta dimostrando il nostro cammino in questa stagione. Siamo una squadra che non molla mai niente: si è visto soprattutto nelle due partite contro il Barcellona: all'andata abbiamo spinto molto per cercare più gol possibili in casa, per arrivare al Camp Nou dove, soprattutto a livello emotivo e caratteriale, la squadra è stata un muro impenetrabile".

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti