Un'altra finale persa, dopo quella di Cardiff. Un'altra Supercoppa lasciata ai rivali, la terza in quattro anni. E' allarme in casa Juve a meno di una settimana dall'inizio del campionato. Sotto accusa, nel ko contro la Lazio, le scelte iniziali di Allegri e soprattutto il reparto difensivo orfano di Bonucci. Ma le uniche note positive sono Dybala, che ha onorato al meglio la sua nuova maglia numero 10, e Douglas Costa, entrato appunto troppo tardi.
"Zero alibi, non servono. Serve lavorare per fare una grande stagione", le parole di Allegri affidate al suo profilo Twitter, come al solito a mente fredda. A caldo un Max arrabbiato, che critica l'atteggiamento della squadra e 'grida' "Piedi per terra!". Ma, analizzando la sconfitta contro la Lazio, a far discutere sono anche le scelte del tecnico bianconero, che schiera a sorpresa Barzagli terzino destro (in panchina Lichtsteiner e De Sciglio, con quest'ultimo che però si fa scappare con troppa ingenuità Lukaku in occasione del gol vittoria biancoceleste di Murgia) e Benatia al centro della difesa con Chiellini. Ma soprattutto un Cuadrado in serata decisamente no, che perde troppo palloni e innesca 1-0 Lazio, al posto di un Douglas Costa che una volta in campo cambia faccia alla Juve, vivacizzando la manovra e animando un attacco senza verve con accelerate, dribbling e cross.
Difesa sotto accusa per i tre gol presi ma è la squadra che non gira: in mezzo al campo Pjanic e Khedira mancano di gamba e idee (perché non Marchisio che è in grande forma?) e agli attaccanti non arrivano palloni giocabili: HIguain e Mandzukic non pervenuti. Il solo Dybala fa splendere la sua '10' rimettendo in piedi una partita già persa con una punizione telecomandata e un rigore calciato alla perfezione. Ma non è bastato. E ora sotto con le analisi. Il tempo stringe. Già nel dopo partita summit con Agnelli, Marotta e Paratici. Juve cercasi.
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