Juve, Allegri: "Non è una fuga"

L'allenatore infuriato a fine match: "Ero arrabbiato con me stesso, perché abbiamo rischiato molto"

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Massimiliano Allegri si mette in tasca il titolo di campione d'inverno e più di mezzo scudetto, anche se è uscito dal campo infuriato. "A fine partita ero arrabbiato con me stesso, perché non abbiamo gestito bene la palla, infatti abbiamo rischiato molto, soprattutto sulle palle inattive - ha detto a "Serie A Live" -. Su queste situazioni bisogna migliorare". Sul campionato: "Non parlerei di fuga, è ancora lunga".

Allegri analizza così il match. "È stata una bella partita, tra due squadre importanti e devo fare i complimenti a tutti i giocatori che ne hanno preso parte".

Sul cambio Higuain-Dybala. "In quel momento avevo bisogno di Mandzukic in campo. Ma tutti hanno fatto un grande lavoro".

Più di mezzo scudetto è in tasca. "Abbiamo fatto un'altra vittoria e siamo a 42 punti, dobbiamo ancora fare un tot di vittorie, non parlerei di fuga: il campionato è ancora lungo. Dei record non mi interesso: mi interessa arrivare a fine maggio in cima. Al momento siamo in testa, ma dobbiamo vedere cosa succederà tra qualche mese, quando tra l'altro riprenderà la Champions che ci porterà via energie: bisogna sempre pensare a un impegno alla volta, con calma".

Venerdì c'è il primo trofeo in palio. "Ora dobbiamo pensare alla sfida in Supercoppa, che non sarà facile perché il Milan ci ha battuto a Milano".

Sulle condizioni di Pjanic. "Ha preso una botta: ora ha sei giorni per recuperare e se non ce la farà, giocherà qualcun altro".

Il solito dribbling sul mercato. "Ci pensa la società, io devo solo pensare a venerdì, al primo trofeo: dovremo avere la testa giusta".

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