In panchina, senza rigori né punizioni, ma di nuovo in gol: Dybala al bivio

L'argentino escluso da Allegri e "messo da parte" da Higuain: ora aspetta il Barcellona

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Se tre indizi fanno una prova, in casa Juve ci sono degli spigoli che vanno smussati prima che Paulo Dybala si faccia male. E' il giocatore di maggior talento, è l'uomo in grado di vincere le partite da solo, è il calciatore che più sa migliorare chi gli gioca intorno, ma dalla sosta del 2 ottobre non è più lo stesso, e infatti la sua panchina nella sfida di Marassi con la Samp non ha sorpreso. E il primo indizio è soprattutto questo: contro la squadra di Giampaolo, la Joya è rimasta fuori perché Allegri pensava di poter contare su risorse "migliori", e non perché il mister aveva ritenuto di dover far rifiatare un neo 24enne che negli ultimi 14 giorni aveva disputato solo 60 minuti con l'Argentina.

Gli altri due indizi sono un mix tra problemi di campo e problemi psicologici. Il Dybala-cecchino, va ricordato, si era inceppato dal dischetto il 1° ottobre a Bergamo; due settimane dopo, con la Lazio, il secondo rigore fallito consecutivamente. Un'anomalia per uno che in campionato aveva uno score di 12 penalty segnati su altrettanti tentativi. Allegri, però, non aveva messo in dubbio la tua "titolarità" da dischetto, a patto che l'argentino tornasse a tirare "con massima convinzione". Contro la Samp, però, ha calciato Higuain. Niente di trascendentale: il Pipita era in campo dal primo minuto e ha voluto calciare (spiazzando l'ottimo Viviano).

Il precedente, però, seppur meno eclatante, aveva invece destato più di una perplessità; minuto 50 di Juve-Benevento, con i campioni d'Italia incredibilmente sotto nel punteggio: Dybala fa una finta a 18/20 metri dalla porta, leggermente spostato sulla destra, subisce fallo. Per lui, la punizione perfetta, anche perché Pjanic non c'è. La palla, però, la prende immediatamente Higuain, solitamente - con Paulo e Miralem in formazione - nemmeno interessato ai calci piazzati. Tira il Pipita, e tira fuori. Dybala spettatore. Con la Samp, però, il numero 10 è tornato al gol: adesso c'è il Barcellona, e se dovesse ripetere la prestazione dello scorso 11 aprile, tutto sarà (quasi) passato.

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