C. Italia, Allegri suona la carica

Il tecnico bianconero tiene alta la guardia: "Attenzione al Milan, sarà un'altra squadra"

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La Juve si prepara ad affrontare la finale di Coppa Italia. Di fronte ci sarà un Milan ferito, costretto ad aggrapparsi alla Tim Cup per conquistare l'Europa, ma Allegri non si fida dei rossoneri. "Vogliamo vincere la Coppa ed entrare nella storia - ha detto il tecnico bianconero -. Ma dobbiamo fare attenzione al Milan, sarà un'altra squadra. Mi aspetto una gara equilibrata". Poi sulal formazione: "Davanti dovrebbero giocare Dybala e Mandzukic"

Juve favorita?
"Siamo in una finale, partita secca. Tutto può succedere. Affronteremo il Milan che ha l'ultima chance per andare in Europa. Troveremo una squadra diversa, che è reduce dalla sconfitta con la Roma. Sarà una squadra diversa. Dobbiamo essere consci che sarà una gara equilibrata. Lo dicono le due partite giocate in campionato e le statistiche"

Ostacolo Milan
"Abbiamo vinto il campionato e poi sono passate due settimane molto blande. Poi ci siamo rimessi in carreggiata nella gara con la Samp. Il Milan comunque ha organico di qualità. Bacca è sempe pericoloso. Bonaventura è un giocatore importante, Honda anche. Quando il Milan è ordinato e ha la cattiveria giusta può fare male. Finali facili non esistono. Dobbiamo giocare bene tecnicamente, perché nelle partite secche le giocate dei singoli fanno la differenza. Non dovremo essere presuntuosi, ma giocare da grande squadra"

Formazione
"Davanti è probabile che partano Mandzukic e Dybala. Comunque non c'è molto da inventare per la formazione. I difensori saranno tre, dovrò decidere poi chi far giocare a centrocampo oltre a Pogba"

Il segreto dell'equilibrio
"I ragazzi sono stati bravi a mantenere l'equilibrio quando le cose non andavano bene. Domani sarà una partita a sè. Abbiamo il dovere di vincere, perché sarebbe un traguardo storico. Il risultato speriamo che sia dalla nostra parte. L'importante è fare una buona partita, perché veniamo da un mese in cui abbiamo avuto delle prestazioni un po' ballerine"

Assuefatti dalle vittorie?
"Non siamo assuefatti per niente. Quando arrivi in finale devi giocare per vincere. All'Olimpico sarà una grande emozione, come quella di stamattina che ho provato davanti al Santo Padre in Vaticano. Ora pensiamo alla Coppa Italia, i ragazzi sono stati bravi a centrare la finale. Di fronte ci sarà un Milan in grado di crearci delle difficoltà e dobbiamo stare attenti"

Ultimo tecnico a vincere col Milan
"Milan-Juve è sempre una partita di fascino. Ed è bella da giocare. Dovremo essere bravi e nelle finali ci vuole anche un pizzico di fortuna come ci è successo anche l'anno scorso".

Chiusura di un ciclo?
"Il ciclo della Juve si è chiuso l'anno scorso, quando sono arrivati tanti nuovi giocatori. Dopo dieci partite disastrose, poi i ragazzi sono stati straordinari. La Coppa Italia non è un trampolino, ma deve essere la normalità. Vincere o perdere non cambierà la strategia o gli obiettivi della prossima stagione"

Mercato
"Di mercato non parlo. C'è da giocare la finale di Coppa Italia. Al mercato ci pensa la società"

Gioca Asamoah?
"Secondo me la formazione non la indovinate..."


La finale di Coppa
"C'è grande soddisfazione per essere a questi livelli e grande responsabilità per arrivare in fondo ad ogni manifestazione a cui partecipiamo. Cerchiamo di fare il massimo per vincere più titoli possibili. Sarà una partita difficile ed equilibrata. Ci siamo preparati bene. Abbiamo lavorato con intensità e concentrazione. Ci teniamo molto a vincere questa Coppa perché per noi sarebbe un traguardo storico fare doppietta per due anni consecutivi"

Sensazioni personali
"Il gol all'ultima giornata ha chiuso un'annata storta. Sto bene e ho voglia di giocare. Quello che sento io è quello che sente la squadra. Vogliamo vincere. Siamo consepevoli delle difficoltà e del fatto che il fatto di essere favoriti è solo una chiacchiera da bar. Non vediamo l'ora di scendere in campo per vincere la Coppa"

Stagione sfortunata

"Ho saltato gli ultimi tre mesi e alcune partite importanti. Sono sempre rimasto accanto alla squadra soffrendo e gioendo insieme a loro. Tutti vogliamo fortemente questa Coppa. Sentiamo di meritarla e di poter raggiungere un risultato storico. Tutto il resto non ci interessa"

Questa è la tua Juve più forte?
"I paragoni sono difficili nel corso degli anni. La storia la stiamo scrivendo giorno dopo giorno. Non mi interessa paragonare la Juve del 2006 a quella di oggi. Mi interessa giocare per una grande società che sta facendo bene"

La crescita di Rugani
"Ho parlato di Daniele quando tutti dicevano che doveva giocare e andare via e ho sempre predicato calma. Noi che lo vediamo tutti i giorni possiamo apprezzare i miglioramenti che ha avuto a livello tecnico, di personalità e di amalgama coni compagni.E' pronto per giocare una finale di Coppa Italia e di giocare un Europeo se sarà necessario. Le 20 presenze della Juve di quest'anno valgono più di quelle 40 a Empoli"

Il Milan ha più motivazioni?

"Penso che le motivazioni non manchino a nessuno. Possono salvare una stagione, ma noi siamo a un passo dalla storia. Cinque scudetti di fila non si vincono per caso. Se qualcuno pensa che abbiamo la pancia piena, si sbaglia. Sono una buona squadra e hanno dei campioni. Sarà una sfida equilibrata e difficile"

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