Juve, Buffon: bianconero per sempre

Il portiere bianconero: "Dopo il Sassuolo  ci siamo detti che vincere 26 partite non era impossibile. Vorrei giocare il sesto Mondiale"

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Buffon e la Juve sono un binomio inscindibile. Lo ribadisce il diretto interessato sul Corriere dello Sport. "Quando siamo retrocessi fui contattato da molte squadre, ma sono rimasto in Serie B per riconoscenza. Il calcio non è solo business", ha spiegato. "Dopo il ko col Sassuolo ci siamo detti che vincere 26 partite non era impossibile", ha poi aggiunto parlando della rimonta. Infine sugli obiettivi: "Vorrei giocare il sesto Mondiale".

Il numero uno della Juve e della Nazionale si confida a Walter Veltroni e lo fa a cuore aperto, parlando a 360° della sua carriera e non solo. Dagli inizi al Parma, allo straordinario ciclo in bianconero iniziato con Conte e proseguito con Allegri, passando per la depressione, gli avversari più duri incontrati in campo (Vieri e Ronaldo) e i nuovi talenti emergenti (Donnarumma, Audero, Meret). Una carriera fatta di grandi soddisfazioni, ma anche di grande coerenza.

A partire dalla scelta di restare a Torino anche dopo la retrocessione in B: "Decisi di rimanere perché volevo dimostrare concretamente che i valori del calcio in cui credo potevano essere non solo declamati, ma praticati. Il calcio è anche sentimento". Ed è anche così, oltre che con le prestazioni, che Buffon ha guadagnato i galloni del leader dello spogliatoio a Vinovo.

Ruolo che il portiere bianconero ha ben evidenziato quest'anno dopo la sconfitta col Sassuolo: "Ci siamo fatti un discorso semplice. Se avessimo continuato così, ci avrebbero detto di tutto. Che tutto dipendeva da chi era andato via, che non avevamo più stimoli, che tanti giocatori ormai erano vecchi. Abbiamo fatto i conti e ci siamo detti che non era impossibile vincere 25 partite, che lo avevamo già fatto. Ci siamo scrillati di dosso la paura e abbiamo cominciato questa bellissima cavalcata". L'ennesima prova di forza di un gruppo unito, guidato da un capitano che ne ha viste tante in campo e ha conquistato grande credibilità con i fatti.

Del resto, Gigi al momento non pensa assolutamente a smettere. Anzi. Il numero uno della Juve e della Nazionale vuole centrare un altro ambizioso traguardo: "Per i prossimi due anni vorrei continuare a giocare come sto facendo oggi. Mi piacerebbe partecipare al sesto Mondiale, sarebbe un record storico. Solo dopo farò le mie valutazioni in base agli stimoli, alle situazioni e alle opportunità che si apriranno".

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