Ultras Curva Nord sotto casa di Icardi: tentata aggressione e nuove minacce

Prosegue la contestazione contro l'attaccante dell'Inter

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No, non è finita. E, c'è da crederci, non finirà tanto presto. Come, poi, lo si vedrà, anche se al momento appare difficilissimo intravedere una soluzione positiva. Una conciliazione, insomma. Non è finita perché dopo il comunicato, dopo i fischi, dopo gli striscioni a San Siro, dopo gli insulti (ah, forse sarebbe stato opportuno che la società Inter oltre a stigmatizzare le parole del giocatore avesse fatto altrettanto con quelle ben più violente degli ultras), ecco che la protesta della Curva Nord contro Icardi si è spostata anche sotto casa dell'argentino. E in serata è così apparso davanti all'abitazione di Maurito (che lì vive con la moglie e, non dimentichiamolo, i figli) uno striscione già mostrato nei minuti finali di Inter-Cagliari al Meazza: “Noi ci siamo, quando arrivano i tuoi amici argentini ci avvisi o lo fai da infame…?”.

Ma il tutto non si sarebbe limitato solo all'esposizione dello striscione sopracitato. Secondo infatti la testimonianza (riportata da fcinternews.it) di Massimo Brambati, ex giocatore, procuratore e oggi opinionista per l'emittente 7Gold, Icardi sarebbe stato vittima di una vera e propria aggressione da parte di una quarantina di ultras nerazzurri. Questa la testimonianza di Brambati, che vive nello stesso condominio di Maurito: "Sono abituato a vedere entrare e uscire calciatori dal mio palazzo, vive lì anche Maurizio Ganz. Ho assistito alla scena: hanno aggredito la macchina di Icardi, erano in 40 di cui una decina fermi.

Sempre secondo la testimonianza di Brambati, il peggio è stato scongiurato per l'intervento del portinaio del condominio, membro di una cooperativa di sicurezza, che si è presentato fuori dal condominio "con una pistola in bella vista. Icardi ha poi chiesto che venisse rimosso lo striscione".

Una ricostruzione, quest'ultima, che Wanda Nara, moglie-procuratrice di Icardi, ha però sostanzialmente smentito: “Non è successo nulla al nostro rientro - ha raccontato da fcinter1908.it - siamo entrati in casa senza alcun problema”.

La Curva Nordavrebbe dettato le sue condizioni a Mauro Icardi per porre fine alla contestazione. Secondo quanto apprende l'Ansa, gli ultras avrebbero chiesto al capitano nerazzurro di ritirare dal commercio la sua autobiografia e di rimetterla in vendita in una nuova versione che non riporti i fatti di Reggio Emilia, la cui ricostruzione è al centro delle polemiche tra la Curva e il giocatore. Sarebbe quindi questa l'unica condizione per riportare la pace tra le parti e scongiurare la contestazione a oltranza.

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