Spalletti: "La svolta col Tottenham. Ma contro questa Samp sarà dura"

Il tecnico: "Carattere e qualità, ora ci sentiamo più forti. Icardi è un top, deve esserlo per 95'. Spero di abbracciare Sabatini"

  • A
  • A
  • A

A Casa-Samp sarà dura. Ma questo ultimo scorcio interista di un'estate strana, moscia ed esaltante senza un filo conduttore, impone a Spalletti, Icardi e a tutti l'obbligo di non (poter) sbagliare. La classifica di Serie A che vede l'Inter così in fondo è l'immagine da cancellare con una prova di forza e di qualità, come mai è accaduto nelle quattro gare di campionato precedenti. C'è il 2-1 sul Tottenham a dare sostegno e fiducia. Da qui si riparte, con le parole del tecnico.

Grande serata col Tottenham. E adesso?
Se  riesci a vincere questa partita ne esci rafforzato e significa che i mezzi ci sono. Il punto potrebbe essere quello di usare nuovamente quelli stessi mezzi. Noi ne abbiamo tratto beneficio sotto l'aspetto dell'entusiasmo. Forse la partita di martedì ha nascosto anche un bonus che rivincendo domani potrebbe moltiplicare le cose che ne ricevi. Varrebbe molto di più della vittoria delle singole partite.
Vittoria con il Tottenham, qual è la cosa più importante?
Il carattere, la personalità, lo spirito, perché c'era il rischio di andare a ritrovare quelle discontinuità che abbiamo avuto in precedenza quando siamo andati sotto. Invece siamo rimasti in equilibrio, abbiamo giocato con personalità, alla pari. Aggredendo anche alti nella metà campo avversaria. Li abbiamo costretti a un gioco sporco. Questo è il carattere che mi piace vedere nei calciatori. Bisogna però portarlo dentro tutte le volte, senza pause.
Cosa fare per non cadere nuovamente nelle prossime due partite?
Io ho un ruolo importante e quindi responsabilità importanti. Se pensiamo a certe partite non siamo soddisfatti, ma se penso a come abbiamo lavorato trovo sempre il conforto della professionalità e della serietà. Sono quelle le cose importanti da fare sempre. Ci sono delle regole in questo lavoro e bisogna rispettarle sempre. Nel farlo non sempre riesci a ricevere il massimo e lì diventa importante la mia posizione perché le partite sono ravvicinate, gli avversari forti e come cali le difficoltà ci sono per tutti. Non avendo ancora una mentalità fortissima, quando abbassi il livello arrivano risultati brutti che mettono in imbarazzo tutto il mondo interista.
Icardi: un grande gol, ma gli si chiede anche un maggior coinvolgimento.
Lui da sempre tutto, ed è chiaro che lui deve fare movimenti che danno benefici alla squadra e la squadra deve considerare le sue qualità riuscendo a metterlo in condizioni di esprimersi al meglio. Io la penso così: per realizzare a un giocatore top bastano pochi secondi di grande talento, ma per fare una partita da campioni servono 95' di personalità, dentro la squadra e sempre vicino al pallone.
Col Tottenham poteva essere la partita della svolta. Nei giorni successivi quali riscontri ci sono?
In questi due giorni di recupero, che non so se sono bastati, perché ho letto l'intervista di altri calciatori che sono arrivati alla finale Mondiale su quel che ti toglie giocare determinate partite e questa può essere paragonabile a una di quelle. Le facce erano correttamente più serene e tranquille. Ma come ho detto qui non è che si vive solo sul risultato precedente o quanto accaduto fuori dalla Pinetina. Qui si viene a lavorare in una certa maniera. Nel calcio non si va avanti con la casualità.
Totti ha detto che è stato lei insieme alla società a spingere per farlo smettere. Replica?
Leggerò il libro quando uscirà e poi casomai farò due discorsi. Adesso non rispondo a nessuno, ho una partita davanti che è più importante di qualsiasi cosa.
Spiccioli sui giocatori reduci da infortunio.
Vrsaljko non è ancora disponibile. Lautaro c'è, ma ha bisogno di tempo per trovare il meglio della condizione. Due punte? Già è accaduto col Sassuolo. Tutto può essere.

Avete vinto la prima partita in rimonta della stagione. Come vederla?
Vorrei che da questa gara uscisse una consapevolezza delle nostre capacità. Qualche volta siamo stati costretti dalla qualità degli avversari ad abbassare la squadra ma l'abbiamo fatto in modo compatto e dopo il gol non abbiamo perso equilibrio. Abbiamo forzato un po' di più ma senza essere spezzati in due come squadra. Questa deve essere una qualità acquisita da portarci dietro nelle prossime gare.
La partita di martedì ha regalato grande emozioni. Che cosa pensa della telecronaca della partita, che ha ricevuto critiche?
L'esultanza di Adani e Trevisani è stata una mancanza di rispetto per i giornalisti italiani che tifavano Tottenham, perché loro hanno riportato fedelmente le notizie accadute in campo. Hanno fatto una telecronaca spettacolare che negli ultimi minuti ha tirato dentro l'emozione anche a chi non era allo stadio. Per cui gli si fanno i complimenti e attraverso quello che è un dare il massimo in determinati momenti del proprio lavoro si riesce sempre a sviluppare qualcosa di meglio.
Come sta Perisic?
Sta bene, contro il Tottenham ha fatto la partita che doveva fare, anche se non gli sono riuscite le giocate che a lui riescono, di solito.
Possibile che contro le piccole all'Inter manchino due come Cancelo e Rafinha?
E' un discorso già fatto, sono due giocatori che hanno dato tanto all'Inter, ma che non si potevano riscattare per le ragioni che sapete, e li abbiamo sostituiti con calciatori del loro livello, non ho dubbi e nemmeno preoccupazioni.
Cosa pensa delle parole di Joao Mario?
Penso bene, mi fa piacere che si sia espresso in quel modo. Sta a lui trovare l'equilibrio giusto, entrare nei meccanismi del gioco, ritrovare l'entusiasmo che è necessario. Vedremo.
Cosa teme della Sampdoria?
Io ho grande stima di Giampaolo, tecnico moderno, staff di primo livello, finalmente è arrivato ai vertici del calcio, del suo calcio. E' uno propositivo, è una squadra che gioca sulle reazioni dell'avversario, pronta a giocare in ogni momento. Crea problemi a tutti gli avversari. Gioca a scavarsi la posizione, dove tu non puoi arrivare. E a completare il tutto una grande persona come Walter Sabatini, che spero di trovare domani a Marassi, sarei molto felice di abbracciarlo. Insieme lui e Giampaolo sono due temibilissimi.

Leggi Anche

Commenta Disclaimer

I vostri messaggi 0 commenti