L'Inter batte la Spal 2-0

Rigore di Icardi assegnato col Var, poi raddoppio show del croato

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Ancora Inter, ancora Icardi-Perisic. Terza vittoria su tre per l'Inter che batte la Spal 2-0 e continua la propria marcia a punteggio pieno in campionato. Davanti a una cornice di pubblico da grandi occasioni i nerazzurri vanno in vantaggio nel primo tempo su rigore con Icardi: il penalty è stato assegnato grazie al VAR, dopo che l'arbitro Gavillucci aveva inizialmente fischiato punizione dal limite. Poi il raddoppio nel finale con Perisic.

La pioggia, l'orario di pranzo, una squadra arrivata a San Siro senza nulla da perdere, uno stadio vestito a festa come per le grandi occasioni con 57.235 spettatori (wow!): gli ingredienti per un classico dell'Inter degli ultimi anni, ovvero la grande beffa. L'ha cucinata a lungo, in effetti, la squadra di Spalletti: avanti 1-0 al 27' con il rigore di Icardi, non ha saputo chiudere il match, tenendo in vita una coraggiosa Spal, sostenuta da quasi 2mila caldissimi tifosi. Il tutto fino all'88', quando Ivan Perisic ha festeggiato il rinnovo di contratto fino al 2022 con i nerazzurri sigillando il match con una folgore al volo di sinistro che ha baciato la traversa e sfondato la rete.

Qualcosa è cambiato. L'ultima volta che l'Inter aveva giocato a San Siro all'ora di pranzo c'era il sole ma erano piovute bordate di fischi: il Sassuolo aveva passeggiato sui resti di una squadra in disarmo. Qualche mese dopo le cose sono cambiate: non che i nerazzurri abbiano incantato e non che la Spal fosse avversario irresistibile. Serio sì, però, e ben messo in campo. E l'Inter ha mostrato le solite due facce: quella che propone buone trame, inserimenti e giocate per una parte di partita, e quella che si accontenta, si addormenta, si complica la vita. È qui che Spalletti dovrà lavorare. Lo ha fatto in corsa, inserendo Brozovic e Vecino per quelli che sono diventati ormai i cambi tipici.

La sosta per le nazionali ha restituito a Spalletti un Gagliardini rigenerato, lanciato titolare e tornato a lottare su ogni pallone e a garantire anche inserimenti e conclusioni pericolose. La catena di destra D'Ambrosio (uno dei migliori)-Candreva ha funzionato bene, da rodare quella di sinistra, con Dalbert che deve ancora prendere le misure tattiche al calcio italiano, ma ha dimostrato di avere uno strapotere atletico non indifferente. Con la Spal chiusa nel suo 3-5-2 l'Inter ha lavorato a lungo per trovare il varco giusto. L'illuminazione è arrivata al 21': imbucata centrale e combinazione rapida Perisic, Icardi e Joao Mario: portoghese steso e rigore.

Netto, chiaro, solare. Non ci sono dubbi, anzi sì. Gavvillucci indica il limite dell'area: pensava fosse fuori dall'area. VAR provvidenziale ma incredibilmente lungo e macchinoso nel decidere: da quando è stato fischiato il fallo a quando è stato assegnato il rigore sono passati quasi 5 minuti. Troppi. Bastava un replay per decidere. Poi l'Inter ha provato a raddoppiare, trovando sulla propria strada un ottimo Gomis, bravo su Icardi e Candreva. Paloschi, che già in avvio aveva solleticato Handanovic, ha sfiorato il pareggio sul finale di tempo.

Nella ripresa la versione lenta dell'Inter è tornata a far arrabbiare Spalletti.  Uscite e giri palla pigri, poca incisività. La scossa l'ha data Skriniar, davvero impressionante anche in questa giornata: un terrificante destro da fuori che ha scosso la traversa con Gomis immobile. Partita aperta, quindi, sempre sull'1-0. Il coraggio di Semplici, però, alla fine non paga, non per demeriti della Spal ma per la bravura di Perisic, capace di segnare il 2-0 con un sinistro al volo semplicemente meraviglioso.

L'Inter, dopo tre turni, è a punteggio pieno, al primo posto a 9 punti con la Juventus. Un avvio così si era visto solo tre volte da quando ci sono i tre punti a vittoria ('97-'98, 2002-2003 e 2015-2016). Un bel segnale per Spalletti, che ha ancora diverse cose da sistemare. Ma farlo con il bottino pieno è sicuramente più facile e piacevole.

Perisic 7 - Come festeggiare al meglio il rinnovo. Il gol è abbagliante per potenza e precisione. Ma una volta di più strappa un sacco di applausi con i ripiegamenti profondi difensivi, fatti di corsa e buona volontà.

Skriniar 7 - San Siro (a proposito, voto 10 ai quasi 60mila presenti, alle 12.30 e con la pioggia) già se lo coccola ad ogni intervento. Stile tutto suo, ma che efficacia. E poi sfonda la traversa con un tiro che ha ricordato un famoso di sinistro di Adriano contro il Palermo.

Brozovic 5,5 - Entra nella sua versione peggiore, quella svagata e imprecisa che fa innervosire allenatore e tifosi. Spalletti se lo ricorderà, rischia di perdere posizioni importanti nelle gerarchie del centrocampo.

Gomis 6,5 - Bravissimo a volare su Candreva, ottimo tra i pali a dire no a Icardi. Si arrende incolpevolmente a Icardi e Perisic.

Mora 6,5 - Che cuore. Lotta come un disperato, e da ammonito rischia almeno due volte un secondo giallo che non arriva. Instancabile, va anche all'assalto.

Paloschi 6 - Due guizzi: una girata velenosa in area che spaventa Handanovic, ma soprattutto l'occasione nel finale di primo tempo. Sbaglia, però, malamente, perché pressato. Poi si spegne.

INTER-SPAL 2-0

INTER (4-2-3-1): Handanovic 6; D'Ambrosio 7, Miranda 6, Skriniar 7, Dalbert 6; Gagliardini 6,5, Borja Valero 6 (32' st Vecino 6); Candreva 6,5, Joao Mario 6 (20' st Brozovic 5,5), Perisic 7; Icardi 6,5. A disposizione: Padelli, Berni, Ranocchia, Karamoh, Eder, Nagatomo, Vanheusden, Pinamonti.
Allenatore: Spalletti 6,5

SPAL (3-5-2): Gomis 6,5; Vaisanen 5,5, Vicari 5, Salamon 5,5; Lazzari 6,5, Schiattarella 6, Viviani 5,5 (40' st Bonazzoli sv), Mora 6,5 (32' st Grassi sv), Costa 5,5; Paloschi 6 (20' st Antenucci 5,5), Borriello 5,5. A disposizione: Poluzzi, Marchegiani, Cremonesi, Bellemo, Konate, Mattiello, Schiavon, Vitale, Felipe.
Allenatore: Semplici 6

Arbitro: Gavillucci

Marcatori
: 27' Icardi (R), 42' st Perisic

Ammoniti: Vicari, D'Ambrosio, Mora, Gagliardini

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