Nel big match della 35.ma giornata, la Juventus sbanca San Siro e conquista tre punti fondamentali per lo scudetto. Contro l'Inter, in 10 uomini dal 18' per l'espulsione di Vecino, i bianconeri passano in vantaggio al 13' con Douglas Costa ma vengono rimontati da Icardi (52') e dall'autorete di Barzagli (65'). Nel finale, però, la squadra di Allegri ha la forza di vincere grazie all'autogol di Skriniar (87') e al colpo di testa di Higuain (89').
A San Siro succede tutto e il contrario di tutto, in un match che rende onore a un duello infinito nato quasi 110 anni fa. Allegri, con coraggio, sceglie due terzini ultra offensivi (Alex Sandro e Cuadrado) per contrastare il noto gioco dell'Inter, che ama distendersi sulle corsie laterali con Perisic e Candreva. I nerazzurri potrebbero dunque soffrire la possibile inferiorità numerica in mezzo, ma il lavoro di Rafinha sulla trequarti indirizza la sfida verso un avvio in totale equilibrio. La gara cambia improvvisamente nel giro di due minuti: Douglas Costa, servito da Cuadrado, trova il vantaggio al 13' (Candreva in ritardo) mentre al 15' Vecino entra duramente su Mandzukic e viene espulso dopo l'intervento del Var. Un episodio che scatena proteste e polemiche, ma qui la banda di Spalletti è brava a non perde la lucidità e a sistemarsi con un 4-4-1 compatto e molto ordinato, che alla distanza crea diverse difficoltà ai sei volte (di fila) campioni d'Italia.
Dopo una rete annullata (ancora con l'aiuto del Var) a Matuidi per fuorigioco al 5' di recupero, l'Inter entra in campo nella ripresa con tutto un altro spirito. Il pari è immediato e porta la firma di Icardi (colpo di testa al 52' sugli sviluppi di una punizione), poi Perisic sfonda su Cuadrado al 65' e serve al centro una palla su cui interviene goffamente Barzagli, che devia nella porta di Buffon. Allegri, che nel frattempo ha inserito Dybala, tenta altre due mosse (Bentancur e Bernardeschi) per rimettere in piedi una partita, e una stagione, che fino a tre minuti dal termine appaiono definitivamente compromesse. L'ingresso di Santon, ancora una volta distratto e in difficoltà sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista della personalità, apre un corridoio per Cuadrado, che all'87' entra in area e trova la deviazione di Skriniar per il 2-2 che incendia i bianconeri. Una rinascita completata da Gonzalo Higuain, rapace nel fiondarsi su una punizione da sinistra e nell'infilare di testa dopo aver bruciato l'intera linea difensiva dei nerazzurri. A Napoli un'intera città sogna il sorpasso, ma la regina d'Italia, al momento, non ha alcuna intenzione di abdicare.
LE PAGELLE
Rafinha 7 - Il valore della sua prestazione va moltiplicato per l'espulsione di Vecino, che lo costringe - insieme a Brozovic - a un super lavoro in mezzo al campo. Rapido con le gambe e con il pensiero, in partite di questo tipo si esalta.
Perisic 6,5 - Ottimo lavoro senza palla, dove difende da terzino e filtra come un incontrista. Fisicamente è tornato ai livelli di inizio stagione e infatti ha l'energia per fare male negli ultimi 20 metri: suo il cross da cui nasce l'autogol di Barzagli.
Candreva 6 - Distratto in occasione del gol di Douglas Costa, a cui concede un paio di metri decisivi. Quando l'Inter rimane in 10 si abbassa sensibilmente con grande sacrificio.
Santon 3 - Entra a 5 minuti dal termine, sul risultato di 2-1: perde il duello con Cuadrado in occasione del 2-2, resta fermo quando Higuain va a incornare il gol decisivo.
Higuain 8 - Disinnescato per quasi tutto il match, ha una grande chance al 63' ma spedisce a lato dopo aver saltato Handanovic. Partita brutta, sporca, difficile. Poi, però, a pochi secondi dal gong trova il decisivo colpo di testa su un pallone che può valere l'intera stagione della Juve.
Douglas Costa 7 - Frizzante nella prima parte di gara, dove viaggio al doppio rispetto agli altri. Sblocca il match ed è una costante spina nel fianco. Meno bene nella ripresa, come il resto dei bianconeri.
Khedira 5 - Scarico dal punto di vista atletico, soffre parecchio nonostante la superiorità numerica.
Mandzukic 5 - In avvio sembra potere mettere in difficoltà Cancelo, che gli concede parecchi centimetri. In realtà cala alla distanza e praticamente in attacco non si vede mai.
IL TABELLINO
INTER-JUVENTUS 2-3
Inter (4-2-3-1): Handanovic 6,5; Cancelo 6, Skriniar 5,5, Miranda 6, D'Ambrosio 5,5 (49' st Karamoh sv); Vecino 4,5, Brozovic 7; Candreva 6, Rafinha 7 (36' st B. Valero sv), Perisic 6,5, Icardi 6,5 (40' st Santon 3).
A disp.: Padelli, Berni, Lisandro, Ranocchia, Eder, Dalbert, Pinamonti. All.: Spalletti 5,5
Juventus (4-3-3): Buffon 6; Cuadrado 5,5, Barzagli 5, Rugani 5,5, Alex Sandro 6; Khedira 5 (16' st Dybala 6), Pjanic 6 (35' st Bentancur sv), Matuidi 6; Douglas Costa 7, Higuain 8, Mandzukic 5 (21' st Bernardeschi 6).
A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Chiellini, Benatia, Marchisio, Howedes, Asamoah, Lichtsteiner. All.: Allegri 5,5
Arbitro: Orsato
Marcatori: 13' Douglas Costa (J), 7' st Icardi (I), 20' st aut. Barzagli (J), 42' st aut. Skriniar (I), 44' st Higuain (J)
Ammoniti: Cuadrado, Pjanic, Barzagli, Mandzukic, Alex Sandro (J); D'Ambrosio, Brozovic (I)
Espulsi: 18' Vecino (I) per un fallo su Mandzukic (J)
Gonzalo Higuain ha interrotto il suo digiuno più lungo in tutte le competizioni da quando è in Italia (716 minuti senza gol).
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