L'Inter fa meglio senza Icardi. Cuore, carattere e velocità: Mancini c'è

La sconfitta del San Paolo rafforza la posizione dei nerazzurri e mette in bilico la titolarità del centravanti

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Mauro Icardi non se la prenda. Nessuno ce l'ha con lui, né lo mette in discussione come giocatore. Ma il secondo tempo del San Paolo ha certificato un fatto: l'Inter senza Maurito è più pericolosa, gioca meglio, si sente più libera. Il primo indizio era arrivato nel match contro la Roma. Che poi, magari, si tratta solo di una coincidenza. Però i 45' di Napoli, in inferiorità numerica, hanno dato a Mancini dei segnali importanti.

Innanzitutto l'allenatore nerazzurro esce rafforzato per un motivo: nessuno dirà più che l'Inter è una squadra che gioca al risparmio o che si limita a cercare di portare a casa l'1-0. La forza e la veemenza con cui, in inferiorità numerica e in casa del Napoli, i nerazzurri - senza punte di ruolo - hanno messo in difficoltà il Napoli, tra parate e pali clamorosi, è una spinta positiva per tutto l'ambiente. L'Inter ha fatto paura, nella ripresa. Grazie alla verve, alla classe e alla qualità di Adem Ljajic, uomo a tuttocampo che difficilmente ora verrà panchinato. Ma anche grazie alle corse di Biabiany e Perisic. Il croato, in particolare, ogni volta che viene spostato sulla sinistra, dimostra di essere pericoloso.

Icardi nel primo tempo ha giocato il pallone 11 volte: 6 passaggi buoni, 5 palloni persi. Quanto ha inciso nel match? Pochissimo, praticamente zero. Qualche appoggio, qualche palla non tenuta a dovere, poi la panchina. Colpa solo sua? No, perché l'Inter nel primo tempo ha tenuto palla davvero per poco. In realtà lo ha fatto per tutto il match: ha chiuso con il 38% di possesso palla, secondo peggior dato stagionale dopo la sconfitta con la Fiorentina. Non è solo colpa di Icardi, ma probabilmente la sua presenza congestiona la manovra nerazzurra.

Ora Mancini deve risolvere l'enigma: l'Inter può giocare bene anche con Icardi in campo? Sicuramente la strada sarà quella di provare a recuperare anche mentalmente un giocatore che, da capitano, ha guardato dalla panchina i 90' contro la Roma e i 45' più belli dei nerazzurri contro il Napoli. Gli altri problemi del Mancio riguardano le disattenzioni: il primo gol di Higuain ha ricordato gli svarioni dei primi minuti contro la Fiorentina. E, non da ultimo, la mancanza di possesso palla ha sottolineato, una volta di più, la mancanza di un centrocampista di classe e personalità che prenda per mano la squadra.

L'Inter è tornata a subire gol dopo quattro partite con la porta inviolata – è solo la seconda volta in questo campionato in cui i nerazzurri subiscono più di una sola rete.
L'Inter ha subito due gol nei primi cinque minuti di gioco, il primo fu quello di Ilicic nella sfida con la Fiorentina.
Adem Ljajic non segnava da 20 partite in Serie A, ultima rete il 08-02-2015 contro il Cagliari.
L'imbattibilità di José Reina si è interrotta dopo 533 minuti in campionato.
Secondo peggior possesso palla stagionale per l'Inter (38%): il peggiore è stato contro la Fiorentina (31%).
L'Inter ha colpito sei legni in questo campionato, solo Juventus (sette) e Palermo (otto) ne hanno presi di più.

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