L'Inter di Spalletti a Verona a caccia del secondo posto e di un nuovo record

Con tre punti staccata anche la squadra di Mourinho del 2009/10

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Lo scudetto a quota novanta, o forse addirittura oltre, secondo Sarri. La zona Champions oltre gli ottanta punti, invece, secondo proiezioni attuali. Insomma, un campionato che davanti vede e impone ritmi vertiginosi. Vola il Napoli (10 vittorie e un pareggio, 11 punti in più di un anno fa), corrono come forsennate Juve e Lazio, viaggia col piede pigiato sull'acceleratore anche l'Inter che stasera a Verona insegue il secondo posto e un suo piccolo grande record. Tre punti, con conseguente ascesa a quota 29, porterebbe infatti la squadra di Spalletti (che già ora vanta un emblematico +12 rispetto alla stagione scorsa) davanti a quella di Mourinho versione Triplete, staccando quelle di Simoni, Mancini e - magari non tutti lo sanno - di Stramaccioni.

Detto per inciso che Spalletti resta fedele anche per la sfida del Bentegodi al suo undici consolidato, se contro il Verona arrivasse un'altra vittoria (la nona in undici turni) verrebbe così toccata quota 29: un punto in più rispetto alla stagione 2009/10 quando all'undicesima giornata il tabellino raccontava sì di nove vittorie ma anche di una sconfitta (con la Samp) e di un pareggio (Bari). A differenza di oggi, a dire il vero, un bottino comunque capace di assicurare un primato solitario e un vantaggio più che rassicurante sulle inseguitrici (la più vicina era la Juve a -7).

Con un pareggio, invece, si equaglierebbero i punti toccati da Simoni nel 1997-98, da Mancini nel 2006-07 e da Stramaccioni nel 2012-13, che proprio all'undicesima vinse 3-1 allo Juventus Stadium prima di inabissarsi poi in un girone di ritorno disgraziato.

Tutto questo, ovviamente, al netto della scaramanzia dei tifosi nerazzurri e, sopratuttto, di un Verona che, terzultimo a sei punti, potrebbe con un successo staccarsi dalla zona retrocessione, scavalcando Spal e Sassuolo posizionandosi al fianco di Cagliari e Crotone. Perché prima della storia c'è comunque il presente. Un presente pressante tanto per l'Inter quanto per il Verona.

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