Spalletti: 9 punti ed è Champions

"Basta pensare alla sconfitta con la Juve. Il mio futuro? Dipenderà dalle prossime tre partite"

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Luciano Spalletti guarda avanti. "Quello che è successo contro la Juve dobbiamo usarlo per essere più forti nelle prossime gare e non portarci dietro delle schegge che possono condizionarci", ha spiegato. "Adesso dipende tutto da noi, con tre vittorie siamo in Champions", ha aggiunto. Poi una battuta sul suo futuro sulla panchina nerazzurra: "Aspettiamo le prossime tre gare e vedremo. Tutto dipenderà dai risultati".

Come si riparte?
"Questo discorso è facile, perché si deve prendere conoscenza della situazione che abbiamo davanti e ci sono molto cose davanti a noi. Dipende ancora da noi, quello che è successo contro la Juventus dobbiamo usarlo per essere più forti nelle prossime gare e non portarci dietro delle schegge che possono condizionarci".

L'arbitraggio con la Juve
"Su quel che è stato chiudiamo il discorso, non mi domandate altro. La partita l'ho rivista e ci sono molti aspetti su cui lavorare: siamo cresciuti e abbiamo fatto vedere di poter essere una squadra fortissima. Non dobbiamo far sì che l'essere forti sia condizionato o stimolato da qualcosa. Non deve esserci l'evento eccezionale per poter mettere quel che abbiamo fatto vedere in quella partita. Questo deve essere il nostro modo di essere tutte le volte".

Santon titolare?
"Credo di aver già preso una decisione, ma poi mi avvicino alla partita e magari la cambio. Sarà uno tra Santon e Dalbert".

Come sta Santon?
Bene come sempre, mi spiace gli sia andata addosso la critica in generale perché ha fatto quel che doveva come tutta la squadra. Non ha nessuna responsabilità del risultato. Se si vuole fare un'analisi più corretta e più approfondita sono molte le cose da considerare, non l'episodio singolo".

Icardi in lacrime dopo la Juve
"Al di là di come uno esprime il suo sentimento, noi abbiamo a che fare con dei ragazzi che sanno dove sono e che vogliono il bene di questa squadra, di questa società e di questi tifosi. Per tutto l'anno abbiamo dimostrato di essere dei professionisti seri, con un valore importante. Tutti hanno lavorato correttamente sempre e dobbiamo farlo fino in fondo. La reazione di Mauro la immaginavo. So come abbiamo passato questa settimana e in che modo siamo stati costretti a vivere dopo il risultato con la Juve. Ci siamo stati male e stiamo ancora male. Ci dispiace, però poi dobbiamo essere bravi a non essere condizionati nelle prossime gare. Perché la gara di domani è fondamentale, non dobbiamo portarci dietro brutti episodi".

La distanza dalle prime
"Per lunghi tratti abbiamo già dato fastidio quest'anno e abbiamo esibito uno stato di avanzamento. E' chiaro che se non li metti in pratica per bene manca la sostanza per andare allo step successivo. Abbiamo fatto un lavoro corretto. La squadra è cresciuta come ha fatto vedere nelle ultime partite, a livello di mentalità, perché sennò non giochi un'ora come l'hai giocata in inferiorità numerica con la Juve. Abbiamo visto in altre partite cosa costa giocare un'ora in inferiorità numerica. Ci sono altri esempi, a questo livello. Per cui penso che a seconda di come si lavorerà ci sarà la possibilità di avvicinarsi ulteriormente a chi ha fatto da lepre quest'anno".

Per Allegri è stata una commedia
"Quel che ho detto, non vado indietro. Vado avanti. Penso che è molto più quel che abbiamo davanti di quel che abbiamo lasciato indietro. Quanto successo dobbiamo scannerizzarlo bene e portarlo a sostegno delle prossime partite. Se poi si vuol fare un uso per quel che riguarda programmi futuri si farà in fondo. Abbiamo ancora tutto davanti. Dopo il risultato di quel che abbiamo davanti faremo valutazioni e progetti e si potrà valutare bene il mio operato e di chiunque abbia inciso sul risultato finale dell'Inter. Devo solo stare attento e prendere in considerazione le cose importanti per noi, ovvero la partita di domani".

Quattro punti dalle romane

"Questo non mi interessa, io devo guardare a cosa dà forza a noi. Anche se nella realtà si dipende anche dagli altri, noi in queste partite dobbiamo pensare che qualificarci dipende da noi. Se le vinciamo tutte e tre siamo in Champions. E' chiaro che ci sono degli ostacoli in mezzo, ma da come li guardi diventano più o meno grossi".

Il rinnovo
"Io non devo pensare a questo, non mi interessa. Non devo convincere nessuno. Devo solo lavorare in un certo modo. Devo essere convincente per quello che i calciatori dimsotrano in campo e per la ricerca del risultato. Quello che pensa la società non lo so. Non so chi mi dovrà giudicare. Io so che ho dato quello che mi era possibile dare sempre in questo tragitto. Quelli con cui sono a contatto hanno percepito che persona sono. Sono tanti mesi che ci conosciamo. E' il tragitto che conta. Per quanto riguarda il mio futuro, ci sono ancora tre partite in cui possiamo valutare ulteriori cose. Aspettiamo che il campionato finisca per avere un quadro completo. Ormai i risultati clamorosi nella vita e nel calcio hanno confini più sottili. Queste tre partite potrebbero anche avere un risultato clamoroso".

Rafinha e Brozovic
"Rafinha ci ha dato una mano importante. All'inizio noi abbiamo aiutato lui a rimettersi in condizione. Ora che sta bene ed è in pari con gli altri fisicamente, fa vedere il suo valore e la sua qualità. Brozovic è un giocatore improtante, ma non è l'unico. Abbiamo passato un periodo di cui non siamo contenti, però se continuaiamo a lavorare così potremo continuare a misurarci con squadre che hanno mostrato ultimamente di avere qualcosa in più di noi".

Senso di appartenenza 
"Sono d'accordo con le parole dette da Moratti. Da sempre i suoi consigli sono carichi di qualità vista la sua esperienza. La suqadra hamostrato di avere un cuore interista. Abbiamo fatto bene con la Juve e nell'ultimo periodo. Spero che ora si possa dare un seguito a questo rendimento".

La classifica
"La squadra ora ha anche un carattere e una mentalità forte. E' molto cresciuta nelle ultime gare. Inizialmente era più difficile credere di poter competeer con le squadre forti, perché ci mancava sempre un tassello importante. Ora invece vedo un'Inter cresciuta. La squadra è corta e compatta. Nell'ultima partita in inferiorità numerica abbiamo aggredito molto. La classifica può ancora renderci merito fino in fondo. Se saremo bravi, riusciremo a prendere tutto quello che abbiamo lasciato per strada nel percorso del campionato".



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