Spalletti:"Non mi aspetto rinforzi"

Il tecnico nerazzurro a Premium: "Se guardo ai punti, non sono soddisfatto del mio lavoro"

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Il mercato è iniziato e il mondo Inter si aspetta qualche regalo dalla dirigenza Suning. Tra questi non c'è Spalletti che in esclusiva a Premium Sport, non mette pressione alla società: "Non mi aspetto niente e non mi incatenerò ai cancelli della Pinetina se non dovesse arrivare nessuno. Penso di avere una squadra forte, poi abbiamo due direttori forti: eventuali operazioni saranno solo a livello numerico. A livello di qualità siamo già a posto".

IL MERCATO: "EVENTUALI COLPI SOLO SE OCCASIONI: STIAMO GIÀ BENE COSÌ"
Spalletti è chiaro: non ha avanzato richieste alla società e non ha dato il via libera per la cessione di alcun giocatore. "Penso di avere una squadra forte, poi abbiamo due direttori forti e di conseguenza se arriverà una possibilità di inserirsi e di andare a concludere un'operazione che possa darci dei vantaggi, loro sono il Bruce Springsteen e il Bono Vox del mercato: la suonano e la cantano a tutti. Non so poi quanto potrebbero fare comodo dei nuovi giocatori, nel senso che noi abbiamo le soluzioni per tutto. Siamo già comodi così, è chiaro che se poi succedono cose straordinarie in qualche posizione dovremo inserire qualche altro giocatore. Ma a livello numerico, perché a livello qualitativo abbiamo tutte le potenzialità per fare bene".

Un messaggio chiaro, al quale segue un'apertura: "Se poi arrivasse qualcun altro e si riuscisse a completare l'ordine numerico della rosa va bene: vorrà dire che dopo il mercato troveremo ombre interiste ovunque". Sulla questione cessioni, invece, Spalletti spiega: "Soddisfatto se non dovesse partire qualcuno? Il discorso è che fino a che i giocatori sono in scadenza i procuratori determinano se firmare nuovamente oppure no un contratto. Quando invece i calciatori sono sotto contratto siamo noi che decidiamo se tenere i giocatori o meno: per cui noi agiremo in perfetta sintonia con quelle che sono le necessità dell'Inter".

LA FIORENTINA PROSSIMO OSTACOLO
Spalletti spezza una lancia nei confronti del calcio giocato durante le feste. E spiega l'avvicinamento al match di Firenze: "Stiamo pensando alla Fiorentina dal giorno di San Silvestro anche perché quest'anno il calendario è stato creato in modo da riempire qualsiasi spazio. E io ritengo che sia giusto così perché nelle feste più belle dell'anno è giusto metterci lo spettacolo più bello dell'anno e quello lo può dare solo il calcio con le sue sfide". Poi una dichiarazione d'amore per l'Inter: "L'Inter è qualcosa di emozionante che ti crea una passione vera. Basta guardare dentro la storia e noi dobbiamo lavorare in maniera tale da sentirci dentro l'Inter, dobbiamo lavorare per essere l'Inter: questo farà la differenza".

IL PRIMO BILANCIO: "SE PENSO AI PUNTI NON SONO SODDISFATTO DEL MIO LAVORO"
Autocritica pesante da parte di Spalletti sui primi sei mesi all'Inter: "Se penso ai punti fatti l'anno scorso e quelli di quest'anno anno dico che sono gli stessi, però io devo ambire a fare qualcosa di più. Per cui io non sono contento del mio lavoro. Io guardo soprattutto ai miei risultati, oltre che quelli della squadra, nel senso che guardo se riesco a tirare fuori il massimo da ciò che ho a disposizione. Secondo me abbiamo fatto dei grandi numeri. Abbiamo fatto bene ma abbiamo a disposizione ancora qualcosa di più: non abbiamo ottimizzato tutta la forza di cui disponiamo, quindi in questo girone di ritorno dobbiamo darci una mossa".

L'INTER NON SEGNA PIÙ: "ICARDI IL NOSTRO PSICOLOGO DEL GOL"
"Gli ultimi risultati negativi dovuti a un calo psicologico? Ora si vuol dare la colpa a un problema psicologico, soprattutto per il fatto che non riusciamo più a fare gol. Io però starei molto più leggero perché se andiamo a toccare tasti simili poi ci vogliono gli specialisti in tutti i campi. E lo psicologo d'eccezione per il gol è Icardi, anzi domani lo farò parlare alla squadra prima dell'allenamento e lui troverà la soluzione per poi fare gol a livello di squadra. Oggi abbiamo fatto i tiri in porta e c'erano quelli della villa sopra la Pinetina che reclamavano che non era arrivato neanche un pallone".

IL RAPPORTO CON SUNING E L'OBIETTIVO DEL 2018: "SEMPRE 65MILA PERSONE A SAN SIRO"
"La proprietà ha a cuore le sorti dell'Inter. È un proprietà che dà continuità alla storia dei grandi presidenti dell'Inter: ha potenzialità, amore verso questi colori e poi Steven Zhang è uno molto competente. Vive qui perché vuole migliorare l'Inter: da questo punto di vista siamo a posto. Tornare in Champions è l'obiettivo stagionale? L'obiettivo del 2018 è quello di vedere sempre allo stadio 65.000 persone e se lavoreremo bene a volte ne vedremo anche 80.000. Poi il numero delle persone allo stadio dirà quello che siamo riusciti a fare: i tifosi saranno determinanti per il nostro risultato finale”.

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