Inter, Spalletti vota Mkhitaryan

Il mercato nerazzurro è condizionato dalle restrizioni economiche: l'armeno dello United potrebbe arrivare in cambio di Joao Mario

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Dall'ultimo vertice di mercato nella sede dell'Inter è uscito il nome di Henrikh Mkhitaryan: il 28enne armeno sarebbe la prima scelta di Spalletti che, interrogato a tal proposito, ha risposto con un "sono venuto a nascondere il cartellino dei miei giocatori". Con lo United si potrebbe fare uno scambio di prestiti con Joao Mario. Intanto, secondo L'Equipe, Pastore è a un passo dall'addio al Psg ma il suo ingaggio resta un problema.

Luciano Spalletti non si sbilancia e ha ribadito pubblicamente di essere solo preoccupato che non gli vendano i suoi. In realtà nell'incontro di martedì pomeriggio si è parlato di Mkhitaryan, accostato anche al Borussia Dortmund che però, al momento, non si è ancora mosso per provare a riportare a casa il giocatore. L'armeno non è una prima scelta di Mourinho; lo sarebbe eccome per il tecnico di Certaldo per la sua capacità di offrire verticalizzazione alla manovra, cosa che manca, e parecchio, alle giocate dell'Inter. L'armeno inoltre può giocare sia a destra che a sinistra; sarebbe dunque un vice-Perisic e un vice-Candreva e magari offrirebbe la possibilità di dirottare l'ex laziale al centro in posizione di trequartista, soluzione mai scartata da Spalletti che, in qualche modo, deve ridare imprevedibilità e velocità alla manovra dei suoi. Per questo il talento dello United sarebbe il primo della lista. Prima di Pastore e prima di Deulofeu. L'intero mercato nerazzurro, però, resta condizionato dal financial fair play e dalle restrizioni del governo cinese: elementi che fanno ampiamente capire che follie non verranno fatte. Scambio di prestiti al limite. E con i Red Devils si può puntare proprio a questo: Mkhitaryan a Milano con Joao Mario in Premier per uno scambio di prestiti, appunto, con diritto di riscatto. Della serie: riparliamone a giugno. E a Mou non dispiacerebbe mettrrsi in casa il connazionale, sempre più lontano dalla Pinetina. 

Nel frattempo, L'Equipe annuncia che Pastore è vicinissimo all'addio al Psg nonostante un rapporto splendido con città e tifosi. Ma l'argentino ha bisogno di trovare più spazio e il suo desiderio di tornare in Italia è stato ribadito più volte. Gli ostacoli, però, sono due e anche parecchio ingombranti: innanzitutto il suo ingaggio da 8 milioni, decisamente fuori dalla portata delle casse nerazzurre; in secondo luogo la necessità del club francese di incassare dopo i tanti acquisti. Per questo non sarà semplice trovare la mediazione. "Non ci sono novità per Pastore. Non c'è stato alcun contatto con l'Inter per il momento e non abbiamo parlato con il Psg", ha detto il suo agente, Marcelo Simonian, a fcInter1908.

Diverso il discorso per Deulofeu: lo spagnolo ex Milan è un altro a caccia di ampio minutaggio, soprattutto se in blaugrana dovesse davvero arrivare Coutinho. Ma resterebbe da trovare la formula e l'accordo con il Barcellona. In più, c'è la concorrenza del Napoli, a sua volta interessato all'esterno. 

Per Ramires tutto dipende dalla volontà di Suning di liberare o meno il brasiliano che, dal canto suo,  ha fatto sapere di voler lasciare la Cina e il Jiangsu. Un rinforzo può arrivare in difesa: con l'Atalanta è stato da tempo trovare l'accordo per il 18enne Alessandro Bastoni, che Gasperini non ha convocato per la trasferta di Coppa Italia contro il Napoli. Il suo arrivo era previsto a giugno ma i tempi potrebbero essere accorciati ridiscutendo con i bergamaschi una serie di bonus. Dopo la sosta, Spalletti potrebbe avere il centrale di Casalmaggiore e ne sarebbe felice visto che in quel reparto gli uomini sono contati, soprattutto dopo gli infortuni di D'Ambrosio e Miranda. 

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