Inter-Milan 3-2: tris di Icardi

L'argentino si prende la copertina del derby. I rossoneri reagiscono, ma crollano al 90'

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Mauro Icardi si è preso il derby di Milano. Con la tripletta del suo capitano, l'Inter ha battuto il Milan 3-2 nel posticipo dell'ottava giornata di Serie A in un match ricco di gol ed emozioni. Alle zampate di Icardi al 28' e 63' hanno risposto Suso (56') e Bonaventura causando l'autorete di Handanovic. Decisivo però il rigore dell'argentino al 90' per fallo di Rodriguez su D'Ambrosio. Inter seconda a -2 dal Napoli; Milan al terzo ko di fila.

La maglietta nerazzurra sventolata con orgoglio, nel suo stadio, sotto la sua curva con cui da qualche tempo il rapporto è incrinato. "Un gol per la Nord" hanno predetto gli ultras nella scenografia prima del Derby della Madonnina numero 167 in campionato, ma Icardi ha voluto esagerare: due gol in quella porta, uno sotto i tifosi del Milan per sbloccare il match, con un tiro libero dagli undici metri e da tre punti al novantesimo pesante come un macigno. Icardi si è preso ancora di più l'Inter sulle spalle e se il 3-2 ai cugini rossoneri affonda le ambizioni di Montella, lancia i nerazzurri al secondo posto in scia del Napoli con uno scontro diretto all'orizzonte che promette scintille.

Nulla è scontato in un derby. Una banalità che nei primi quarantacinque minuti di gioco sembrava essere disattesa con imbarazzante semplicità. Colpa di un Milan sceso in campo condizionato da un momento storico e da una classifica complicata, con una difesa a cinque mascherata da 3-5-2 e un atteggiamento tanto remissivo quanto inadeguato. Per tutto il primo tempo l'Inter ha costruito mattone su mattone la sua partita, schiacciando l'avversario nella propria metà campo e sfiorando la prima gioia con la traversa pizzicata da Candreva al quarto d'ora. Nel Milan invece, oltre al mordente e alla fisicità che da troppe settimane latitano, sono venute meno anche le idee. Offuscate nella testa e nei piedi di Biglia, svanite nella strana coppia offensiva Silva-Suso data in pasto ai giganti Skriniar e Miranda. Il primo tiro in porta è quello di Borini al 44', ma arrivato solo con uno svantaggio già acquisito. Sì perché l'asse Candreva-Icardi al 28' ha colpito, nella prima vera occasione per il bomber nerazzurro, bravo a inserirsi tra Bonucci e Musacchio e freddare Donnarumma senza pietà in quello che sembrava essere l'inizio del tracollo milanista.

Eppure nulla è scontato nel derby di scontato, dicevamo. Banale e ridondante, ma un motivo ci sarà. La conclusione di Borini prima dell'intervallo a sporcare i guanti di Handanovic è stato un campanello d'allarme, un segnale che qualcosa poteva (doveva, guardando in casa Milan) cambiare. La mossa l'ha fatta Montella estraendo dal mazzo la carta Cutrone al posto di un evanescente Kessie, spostando Suso di qualche metro più indietro e tra le linee. Un'intuizione vincente, supportata da un atteggiamento arrembante che ha pagato, fino al penultimo minuto. Nella ripresa complice un'Inter stanca, la tecnica dei rossoneri ha preso il sopravvento e dopo il palo colpito da Andre Silva al 49' (con gol annullato a Musacchio per fuorigioco sulla ribattuta), è arrivato il guizzo vincente di Suso con il solito mancino chirurgico sul secondo palo. Non solo, tra il nuovo vantaggio di Icardi con un'altra magia da bomber di razza in area dopo aver recuperato palla a Biglia in mezzo al campo e l'altrettanto nuovo pareggio di Bonaventura, bravo a causare l'autorete di Handanovic, è stato proprio il portiere sloveno il grande protagonista con almeno tre interventi decisivi su Suso, Bonaventura e Borini.

Interventi quasi miracolosi che hanno fatto tutta la differenza del mondo, quella dei 10 punti in classifica e che, pur con lo spreco clamoroso di Vecino e Eder all'88', hanno permesso all'Inter di capitalizzare il fallo da rigore ingenuo di Rodriguez all'ultimo minuto su D'Ambrosio. Un rigore, tre gol, tre punti. Una città ai piedi di Icardi per una notte. Per il Milan è notte fonda: terza sconfitta consecutiva e una mazzata finale, probabilmente immeritata per le occasioni create, che rischia di essere ancora più "aspero" di quanto non racconti già la classifica.

Icardi 9 - Sotto gli occhi di Milito imita il Principe con una tripletta da urlo nel derby. Può esultare a testa alta sotto la curva rossonera e manda un chiaro messaggio anche al ct Sampaoli. In area è immarcabile, per una sera il sindaco di Milano è lui.

Biglia 4,5 - Testa e lucidità sono rimasti in Argentina. Perde il duello a centrocampo con Borja Valero, non incide nella manovra e perde un pallone letale in occasione del 2-1 nerazzurro.

Handanovic 7,5 - Il tabellino è crudele e riporta la sua autorete. Degli interventi decisivi, almeno 3, non ci sarà traccia. E allora lo diciamo noi: una parte dei tre punti è anche merito dei suoi guantoni.

Andre Silva 5,5 - Decisamente meglio quando affiancato da Cutrone perché lasciato più libero si muoversi senza aspettare il pallone. Tutti si aspettavano la consacrazione nel derby: quel palo interno grida vendetta.

Candreva 7 - Nel primo tempo fa quello che vuole sulla fascia destra. L'assist che sblocca il match è un pasticcino servito su un vassoio d'argento a Icardi

Suso 7 - Sprecato nel primo tempo spalle alla porta, si accende e trascina i suoi nella ripresa tornando nel vivo del gioco. Il gol è un piccolo capolavoro anche in fase di costruzione. Montella lo avrà forse capito?

INTER-MILAN 3-2
Inter (4-2-3-1):
Handanovic 7,5; D'Ambrosio 6,5, Skriniar 6,5, Miranda 6,5, Nagatomo 6; Gagliardini 6, Vecino 5,5; Candreva 7 (28' st Joao Cancelo 6), Borja Valero 6,5 (40' st Eder sv), Perisic 6,5; Icardi 9. A disp.: Padelli, Berni, Ranocchia, Karamoh, Santon, Dalbert, Pinamonti. All.: Spalletti 6,5
Milan (3-5-2): Donnarumma 6; Musacchio 6, Bonucci 5,5, Romagnoli 5,5 (33' st Locatelli 6); Borini 7, Kessie 5 (1' st Cutrone 6), Biglia 4,5, Bonaventura 6,5, Rodríguez 4,5; Suso 7; A. Silva 5,5. A disp.: Storari, A. Donnarumma, Paletta, Zapata, Calabria, Abate, Gómez, Mauri, Gabbia, Montolivo. All.: Montella 5,5
Arbitro:
 Tagliavento
Marcatori: 28' Icardi (I), 11' st Suso (M), 18' st Icardi (I), 36' st aut. Handanovic (I), 45' st rig. Icardi (I)
Ammoniti: Miranda, Vecino, Gagliardini, Perisic, Icardi, Eder (I); Romagnoli, Rodriguez (M)
Espulsi: nessuno

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